Il nome Pedemontana gli ispira due sensazioni contrastanti.
Da un lato quella della delusione perché il progetto sembra essere rimasto a corto di fiato partito come era con grandi ambizioni. Dall’altro, invece, quello della soddisfazione perché «le vicissitudini di Pedemontana – dice- non pregiudicheranno comunque le opere di compensazione che abbiamo concordato per il nostro territorio». E il sindaco di Fagnano Olona, , preferisce partire proprio da queste ultime: «Il progetto ammonta a circa 300 mila euro – dice – e prevede il rifacimento di un percorso storico che dal castello porta verso la valle ora in stato di abbandono, percorsi storici ne abbiamo tanti e tutti interessanti ma questo ci è sembrato il più significativo e per questo puntiamo su di lui». Lo dice con la voce della speranza perché, soggiunge, «ci è stato assicurato che i fondi per la compensazione delle opere legate a Pedemontana non rientrano nel fallimento a cui rischia di andare incontro».
E dunque, se Sansone Pedemontana dovesse morire, i filistei delle opere di compensazione in programma nelle varie realtà vallive non seguiranno la sua sorte. Anche se Simonelli gioca la carta della prudenza e afferma: «Finchè non vedo i soldi arrivare materialmente non posso dirmi tranquillo». E certo, comunque, il discorso che le opere di compensazione non subiscano l’effetto zavorra del destino di Pedemontana non fa dimenticare al primo cittadino fagnanese come la strada, nel caso in cui davvero il suo progetto si arresti in modo definitivo,
rappresenterebbe un discorso malamente gettato alle ortiche per lo sviluppo del territorio. «Alcuni non hanno mai creduto in questo tracciato – spiega – io, al contrario, ci ho creduto sempre e ci credo tuttora, tanto che ho evidenziato in passato la necessità di riservargli maggiore attenzione;la parte realizzata è molto bella e sicuramente utile, ma per diventare realmente utile il tracciato della strada non si può fermare a Lazzate ma deve andare fino a Orio al Serio», Cioè nella zona bergamasca.
Alcuni mesi fa lo stesso Simonelli, del resto, evidenziò un particolare tutt’altro che secondario all’epoca del governo presieduto da Matteo Renzi: «Nel panorama delle opere pubbliche stilato dal ministro Graziano Del Rio – disse – Pedemontana non figura nemmeno».
Alla luce di quanto poi accaduto, una valutazione che seppe vedere lontano.