Un atto vandalico di per sé è già un atto intollerabile, soprattutto quando colpisce un bene pubblico; ma se il luogo ad essere oggetto del vandalismo è un parco comunale, con le sue panchine e i giochi per i bambini, il fatto è ancora più grave e deprecabile.
È quanto successo al parco di Cocquio Trevisago dove ignoti hanno imbrattato con scritte e disegni osceni lo scivolo utilizzato dai bimbi, le panchine e i tavoli in legno che si trovano all’interno di quest’area verde utilizzata in particolare dalle famiglie e dai bambini piccoli. Sono stati proprio alcuni genitori a scoprire l’altra mattina quanto compiuto dai vandali, probabilmente di notte approfittando dell’oscurità per non essere visti da nessuno, i quali si sono accaniti senza alcuno scrupolo sullo scivolo che è stato interamente imbrattato da scritte. Stessa sorte, con lo stesso spray bianco, per le panchine e i tavoli di legno che si trovano nel parco, che sono stati ricoperti da altre scritte e anche da disegni osceni.
Non è la prima volta purtroppo che quest’area comunale finisce nel mirino degli incivili, che in passato si sono divertiti anche a capovolgere i cestini della spazzatura presenti nel parco, rovesciandone il contenuto nel verde. La rabbia e l’indignazione dei cittadini e in particolare delle mamme e dei papà sono forti; c’è chi invoca la posa di telecamere in grado di riprendere i responsabili anche di notte e chi chiede che il Comune chiuda il cancello di ingresso,
considerando però che quello posto sulla collina ne è privo. La preoccupazione sale soprattutto perché l’amministrazione comunale a breve poserà dei nuovi giochi, scelti direttamente dei bambini, che il Comune ha voluto interpellare prima di procedere con gli ordini; una bellissima operazione cui hanno partecipato tante famiglie e che dimostra l’attaccamento della comunità per il parco. Sarebbe un vero peccato che i vandali vanificassero con altri raid tutto il lavoro che si sta facendo per ridare a quest’area di Cocquio Trevisago una struttura decorosa e funzionale. «Nessuna tolleranza per questi codardi che esprimono la propria frustrazione sociale con simili gesti» commenta con durezza il sindaco , il quale annuncia provvedimenti sulla sicurezza del parco. «Chiuderemo i cancelli e collocheremo delle telecamere – promette il primo cittadino – e in più effettueremo delle ronde in collaborazione con la Guardia Nazionale e con dei volontari».
Il progetto di sistemazione del parco, con la posa di giochi non si fermerà; nessuno a Cocquio Trevisago vuole darla vinta ai vandali e agli incivili. «Stiamo procedendo con gli ordini dei nuovi giochi che sono stati scelti dai bambini» conclude Centrella, che sulla pagina Facebook del Comune si è rivolto, con ironia, all’autore del disegno osceno. «Gentile vandalo, i cittadini del nostro paese hanno potuto notare la tua opera espressiva pittorica al parco giochi. A prescindere dalla dubbia qualità artistica, il cui giudizio è comunque soggettivo, tutti noi siamo molto preoccupati dalla tua necessità di disegnare organi sessuali maschili. Come è noto, mio caro giovane imbecille, ormai da molto tempo i massimi esponenti di psicologia mondiale, hanno dimostrato che all’origine della necessità di alcuni soggetti di disegnare “genitali maschili” vi è la convinzione di avere un pene piccolo. Convinzione che nel tuo caso è sicuramente una realtà. Ora, dato che ormai tutto il paese e soprattutto gli amici che erano con te la sera della tua bravata al parco giochi, sono a conoscenza delle tue gravi carenze di virilità, ti esortiamo a rivolgerti a chi ti possa seriamente aiutare sia in campo artistico che psichiatrico».