– Il post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Cocqio Trevisago da parte del sindaco , che ironizzava sulla virilità del vandalo autore di disegni osceni sulle panchine e sui tavoli del parco comunale, non poteva che far discutere il paese e la rete.
Tantissimi i commenti di cocquiesi e non sotto il post del primo cittadino che di mestiere fa l’urologo; la stragrande maggioranza delle persone si è schierata decisamente, senza se e senza ma, dalla parte del sindaco, che si era rivolto direttamente al «gentile vandalo», scrivendo su Facebook che «come è noto, oh mio caro giovane imbecille, ormai da molto tempo i massimi esponenti di psicologia mondiale, per primo Freud, hanno dimostrato che all’origine della necessità di alcuni soggetti di disegnare “genitali maschili” vi è la convinzione di avere un pene piccolo. Convinzione che nel tuo caso è sicuramente una realtà; ti esortiamo a rivolgerti a chi ti possa seriamente aiutare sia in campo artistico che psichiatrico».
I cittadini si sono schierati dalla parte di Centrella, sottolineando anche la gravità dell’atto vandalico che ha portato all’imbrattamento con scritte dei giochi usati dai bambini come lo scivolo e alla comparsa di disegni osceni su panchine e tavoli di legno. Il primo ha incassato tantissimi complimenti per il suo post, anche da non cocquiesi; «sei un mito», «bravissimo continua così», «tutti i sindaci dovrebbero essere come te», «sei un grande», «ottima risposta» sono i commenti positivi più frequenti al post su Facebook. Centrella ha dovuto incassare però anche qualche critica; c’è chi lo ha accusato di «infantilismo» e chi gli ha suggerito di «mettere le telecamere al parco e di essere sopra le parti; un sindaco che per di più è anche medico, non dovrebbe cadere mai in queste tentazioni».
Lo stesso primo cittadino torna sul senso del suo post affidato alla pagina Facebook del Comune, mentre nel frattempo, al parco, sono in corso i lavori di pulizia dello scivolo, delle panchine e dei tavoli imbrattati con lo spray dai vandali. «Purtroppo la telecamera che abbiamo in zona da sempre non ha rilevato nulla» premette Centrella, che conferma punto su punto quanto scritto sul popolare social network. «La lettera che ho scritto al vandalo era concordata con un mio amico psicologo –
spiega il sindaco – lo stimolo satirico che ho voluto dare sta dando i risultati voluti». Questo ovviamente al di là dei consensi e delle critiche ricevute. «Il mio post fa ridere, fa riflettere e imbarazza il colpevole che ci penserà due volte prima di riprovarci» prosegue Centrella, che non rinuncia a utilizzare ancora una volta un’espressione forte. «Come si dice – conclude con ironia il primo cittadino – se il cervello non ti ascolta rivolgiti al pisello».