– All’Ite Tosi «il giorno del diploma» è una grande festa per gli oltre 360 neo-”maturi” e per tutto il “popolo” dell’istituto di viale Stelvio, riconosciuta «eccellenza» scolastica dai tanti ospiti illustri che non hanno voluto mancare all’ormai tradizionale cerimonia “all’americana” di chiusura dell’anno scolastico. «Restate sempre giovani» l’invito della preside
Il «giorno del diploma» è un appuntamento attesissimo, come lo dimostrano le file di auto parcheggiate ovunque attorno alla scuola di viale Stelvio (proprio mentre le ruspe sono al lavoro per il nuovo parcheggio per l’istituto all’angolo con la via Cascina dei Poveri). C’è il pieno di autorità, dagli “amici” storici come l’onorevole , che qui insegnò agli albori della carriera, e il presidente di Univa , per tanti anni presidente del consiglio d’istituto. Un crescendo, dal suggestivo ingresso dei diplomati in toga al suono della Marcia n°1 “Pomp and Circumstance” di Edward Elgar, tipico accompagnamento nei college Usa, fino al liberatorio lancio del “tocco” in aria che dà il via alla festa vera e propria.
A tagliare il traguardo del diploma dell’Istituto tecnico economico Enrico Tosi sono in più di 360: in 25 con la votazione di 100, di cui 4 con la lode. Davanti all’inossidabile sindaco emerito l’augurio della dirigente scolastica Nadia Cattaneo ai ragazzi è di «restate sempre giovani, fino a 90 anni e più. Significa mantenere qualità come curiosità, bisogno di cambiare, voglia di mettersi in gioco, capacità di meravigliarsi, di indignarsi, di vivere con leggerezza. Difendete sempre la libertà e coltivate il rispetto, mantenete la dignità, siate eleganti, intessete relazioni costruttive. Restituiamoci la bellezza e il senso del bene comune».
Poi ciascuno degli ospiti la propria personale e sentita interpretazione dello “stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs. Dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale , che ha chiamato un applauso per il professor , al rettore della Liuc , che ha “bissato” il discorso del giorno dei laureati ricordando, parafrasando Gabbani, che «anche questa è una “storia dal gran finale”».
E ancora il vicepresidente di Confindustria : «Dovrete portare una ventata di ottimismo nel mondo delle imprese. Siate proattivi, propositivi, propensi a fare fatica». La senatrice: «Non siete solo il nostro futuro ma il nostro presente».
L’assessore bustocca all’educazione : «Non dimenticate i sogni e la curiosità che avete adesso, siate il cambiamento che volete vedere nel mondo».
Il consigliere provinciale rimane colpito dalla «straordinaria quantità di sorrisi emozionati» che unisce studenti, docenti e parenti.