Per ora si trova lì, isolato, in mezzo al verde, realizzato per due terzi ma ancora incompiuto e quindi inservibile. Eppure il sottopassaggio a ridosso della stazione ferroviaria di Castellanza al confine con Busto Arsizio sarebbe prezioso come l’oro per collegare le due città. Proprio per questo, il sindaco di Castellanza e l’assessore ai lavori pubblici bustese intonano un invito comune: quel sottopassaggio deve essere completato e non è più tempo di aspettare, tanto più che la maggior parte del lavoro è stata portata a compimento.
Sarebbe insomma un vero peccato che un’opera simile, per la quale sono stati finora spesi 900 mila euro e ne restano da spendere 500 mila, finisse per essere una grande dimenticata andando a ingrossare le fila certo non edificanti delle cattedrali del deserto sparse per il paese. Il discorso deve però tenere conto anche della realizzazione del cosiddetto raccordo Y, cioè il tratto che collegherebbe la zona Sempione- Rho- Gallarate con la Malpensa.
«A distanza di anni – ha spiegato il primo cittadino castellanzese – il sottopassaggio il cui scatolato è stato realizzato con soldi pubblici è ancora incompiuto e ci sembra ora che il discorso si riavvii, altrimenti si rischia di avere uno spreco di denaro pubblico. Abbiamo chiesto un tavolo in Regione per discutere della possibilità di usarlo». Ma vi è un elemento che rischia di essere il classico masso sulla strada, si chiama raccordo Y, è sul tavolo del Ministero e, ricorda Cerini, «se realizzato taglierebbe in due questo sottopassaggio, oltretutto per il suo completamento a quanto ci è dato sapere bisognerebbe attendere circa 20 anni». Troppo.
L’appello a Regione e Ferrovie dello Stato da parte di Cerini, cui si associa Riva, è quindi di battere un colpo e senza porre ulteriore tempo in mezzo. E dunque dai due Comuni sale la richiesta di accelerare i lavori di completamento del sottopassaggio che temporalmente richiedono assai meno strada del fare venire alla luce il raccordo a Y. «Per altro i costi per l’ultimazione del sottopassaggio sono accessibili e niente affatto proibitivi» conclude Cerini. Evidenziando una volta di più che «quel sottopassaggio ha rilevanza strategica sia per Castellanza la cui stazione è stata delocalizzata, che per Busto».
Per il primo cittadino di palazzo Brambilla, inoltre, quello del sottopassaggio è uno dei tre nodi fondamentali da sciogliere con urgenza; gli altri due sono acquisizione del sedime ferroviario ove sorgeva la vecchia stazione e trasporto pubblico.