Il richiamo del campo é molto forte, ma prima di raggiungerlo c’è il tempo per alcuni giocatori rossoblù di far sentire la propria voce in questa giornata iniziale della nuova stagione.
Il primo a presentarsi di fronte ai microfoni è Andrea Mira, uno dei giovani più “vecchi” delle fenici: «Quest’anno vogliamo far bene e riscattarci. La scorso campionato è stato molto difficile e complesso, ma mi ha fatto crescere. Ora dobbiamo ripartire da questi errori e dare sempre il massimo».
Sulla fiducia che mister e società ripongono in lui, Mira la pensa così: «Ho sentito più volte parole di stima e questo non può che farmi piacere; spero di riuscire a rispondere sul campo. La mia posizione? A metà gioco ovunque, ma preferisco stare davanti alla difesa».
Tocca poi alla coppia Di Caro-Giovio (futuri compagni di stanza in quel di Carpineti) presentarsi dinanzi alla stampa, con l’ex Varese – e grande colpo di mercato rossoblù – che commenta così il suo approdo alla Varesina: «C’erano stati dei contatti già l’anno scorso che poi non sono sfociati in un mio arrivo, ma sapevo che prima o poi sarei venuto qui; era solo una questione di tempo. Della Varesina conoscevo già tutto e quando mi hanno proposto di giocare per loro ho subito accettato».
Sarà la stagione del riscatto?: «Lo spero. Cercherò di ripagare la fiducia e di raggiungere la doppia cifra».
Max Di Caro, simbolo delle fenici, parte dal mercato fatto: «Sono stati presi tanti giocatori bravi che ci faranno fare uno step in avanti molto importante. Ovviamente questo é quanto dice la carta, poi dovremo dimostrare il tutto sul campo. Radicchi? É un uomo vulcanico e preparato. La sua mano è stata e sarà importante». Sull’anno passato: «Abbiamo commesso molti errori che non dovranno più verificarsi. Soprattutto sul piano motivazionale e caratteriale, quindi in ritiro dovremo lavorare molto anche sotto questo punto di vista». Obbiettivo personale: «Migliorarmi, giocare qualche derby e aiutare questa squadra». Chiudono i nuovi acquisti Dario Milianti, difensore centrale dell’83, e la punta albanese Henry Shiba, con quest’ultimo che racconta il primo impatto con il mondo Varesina: «Erano anni che non vedevo tanta serietà, quindi voglio dare un contributo importante e fare molti gol. Quanti? Sono scaramantico, non posso dirlo».
Impatto condiviso anche dall’esperto Milianti: «Sono stato contattato il primo giugno e a 34 anni prima di cambiare vuoi avere conferma della serietà di un nuovo progetto. Quindi sono venuto qui e ho trovato un ambiente eccellente. Ora metterò a disposizione la mia esperienza essendo il più grande del gruppo».