È tornato a respirare calcio a quasi tre anni dal terribile incidente che non solo aveva messo in dubbio il suo futuro sportivo, ma addirittura la sua stessa vita.
Isaac Akuetteh, ex centravanti del Milan, con un trascorso nel Varese, con gli Allievi del ’99, è pronto a tornare in campo. Dal 16 agosto inizierà la preparazione precampionato con la squadra dell’Ardor Lazzate di Eccellenza, in quello che si preannuncia un grande ritorno.
Dal punto di vista sentimentale si chiude un cerchio per il “Gigante Buono” di Cadorago che potrà tornare a calcare un campo di calcio “ufficiale” dopo il lunghissimo stop al quale è stato costretto, considerando la grave vicenda che lo ha visto vittima alla fine di agosto del 2014.
Quel maledetto giorno Isaac stava pedalando in sella alla bicicletta lungo i binari della ferrovia con le cuffiette della musica nelle orecchie. Non sentì l’arrivo del treno che lo urtò quasi all’altezza della stazione ferroviaria di Caslino al Piano. Trascorse un lungo periodo in rianimazione lottando tra la vita e la morte. Poi il lungo recupero fatto di mille sacrifici e la paura di non poter più tornare a fare ciò per cui era nato: giocare a calcio. Ma la grinta non gli è mai mancata e alla fine ce l’ha fatta. Il bomber ex Milan, tuttora grande cuore rossonero, dopo aver ottenuto l’idoneità sportiva nello scorso maggio, infatti, non vuole più fermarsi e sogna in grande.
«Sogno di entrare tra i professionisti – dice Isaac – entro due, tre anni mi piacerebbe arrivare fino in Serie C, magari anche Serie B. Quello è il mio più grande sogno. Adesso bisogna stare con i piedi per terra. Voglio vedere cosa posso fare. Che tipo di sensazioni avrò quando tornerò a giocare. Voglio vedere come risponde la caviglia e tutto il resto».
Isaac giocherà nell’Ardor Lazzate: «Avevo un accordo sulla parola con il San Fermo per giocare in Prima categoria, ma alla fine ho avuto la possibilità di salire in Eccellenza e ho detto sì al Lazzate. Il sogno è di andare avanti, crescere ancora. Vediamo però come risponderò sul campo». La passione per il calcio lo ha tenuto in vita: «Questa è una seconda chance – spiega Isaac – dopo quello che è successo, sono contento di poter tornare a giocare a pallone. Ho giocato con gli amici, ma adesso si torna a far sul serio con una squadra vera. Non ho paura dei contrasti, sono pronto a giocare e a fare il meglio possibile».