Li vedremo su Rai1 a “Reazione a catena”, il gioco televisivo a premi condotto da Amadeus, seguitissimo da persone di ogni età.
Avevano voglia di giocare e di divertirsi, questo l’obiettivo di , e , tre giovani studenti sommesi tra i 20 e i 21 anni che si sono presentati al cospetto di mamma Rai nella sede di Napoli per sperimentare la loro capacità di “intesa vincente”.
Non hanno neanche dovuto aspettare qualche giorno per conoscere il verdetto. Giusto il tempo di terminare il provino a Milano ed erano già stati scelti per partecipare a “Reazione a catena”. Brillanti, belli, giovani ma, soprattutto, affiatati. Sarà stata la miscellanea di varie doti, fatto sta che i tre sommesi – in arte I Dischi Volanti – si sono ritrovati come per scherzo davanti a telecamere, microfoni e pulsanti. E si sono divertiti.
«C’era venuto il pallino l’anno scorso, ci piaceva il gioco e quest’anno abbiamo mandato la domanda – spiega Mattia – Ci sentivamo in sintonia, ben affiatati, ci abbiamo provato e, dopo il provino a Milano, ci hanno preso subito. Così siamo andati a Napoli per la registrazione del programma».
La Rai ha pensato a tutto, viaggio e albergo compresi. Ma è stato in particolar modo il trovarsi in televisione ad aver emozionato i giovani studenti, perlomeno fino al loro arrivo davanti ai riflettori. «Eravamo molto emozionati mentre andavamo dall’albergo allo studio della sede Rai, poi, una volta arrivati, sono stati così accoglienti con noi che ci è passata ogni agitazione – racconta Mattia- Il nostro obiettivo? Andare, giocare e divertirci».
Così è stato per i Dischi Volanti sommesi che potremo vedere sul piccolo schermo venerdì 1 settembre, ma converrebbe mettersi alla tele anche prima, mercoledì 30 agosto. Qust’ultimo giorno, infatti, sarebbe stato quello della messa in onda, slittato poi per i drammatici fatti di cronaca che hanno impegnato i telegiornali e fatto saltare alcune puntate.
Per i curiosi non sveleremo nulla in anteprima, se non che, Mattia, Italo e Barnaba, compagni di basket ed oratorio, hanno provato la loro intesa vincente arruolando anche genitori, amici e la sorella di Mattia, Carola, che si sono prestati ad indicare ogni genere di parola da indovinare nella prova a tre, quella che ha visto Italo seduto sulla famigerata sedia.