Tunisi, 19 ago. (Apcom) – La politica di casa, dai festini a
Villa Certosa fino alle riforme e all’inno di Mameli, ieri è restata a
Roma, affidata alle pagine del settimanale di famiglia, ‘Chi’. In
Tunisia, dove il premier è volato ieri per incontrare in forma
strettamente privata il ‘vecchio amico’ Zine Al-Abidine Ben Ali,
Silvio Berlusconi accenna solamente alle questioni casalinghe per
sottolineare l’impegno del governo contro Cosa nostra.
Dopo il colloquio con il presidente tunisino e un tour tra
antiquari e rigattieri, Berlusconi trova il modo di rivelare un
suo sogno da premier: “Io vorrei passare alla storia come il
presidente del Consiglio che ha sconfitto la mafia”, ha
annunciato il Cavaliere visitando il set tunisino che ha ospitato
le riprese di ‘Bagheria’, ultimo film di Giuseppe Tornatore che
aprirà il Festival di Venezia, co-prodotto da Medusa e da Tarak
Ben Ammar che accompagnava il premier. “Il mio governo ha
dichiarato lotta dura alla mafia”, ha aggiunto Berlusconi
ricordando che le carceri italiane “sono piene di mafiosi”.
Berlusconi è arrivato sul set di Jebel Jeloud nel pomeriggio
dopo aver trascorso oltre quattro ore in una delle ville
presidenziali con l’amico Ben Ali. Una visita privata che il
premier ha voluto mantenere tale, come già in occasione della sua
trasferta del 2007 sempre a Tunisi. Nel colloquio tra i due
leader non si sarebbe accennato ai fatti di politica interna
italiana, mentre si sarebbe fatto il punto sulla questione
mediorientale e sulle tematiche al centro del G8. In particolare,
a quanto si riferisce, Ben Ali avrebbe espresso apprezzamento per
l’organizzazione del summit e per il ruolo ruolo svolto
all’Aquila dall’Unione africana rappresentata da Gheddafi.
Dopo la visita, Berlusconi non ha rinunciato a un piccolo tour
tra antiquari e artigiani tunisini del quartiere di Soukra: lì il
Cavaliere ha visitato laboratori e botteghe, rimanendo
particolarmente impressionato da una statua di bronzo
raffigurante Giovanna D’Arco. Ha poi ricevuto da alcuni artigiani
una statuetta creata su disegno di Salvador Dalì come
riconoscimento in quanto “amico della Tunisia”.
Prima di rientrare in Italia, a Milano, il premier ha inoltre
fatto visita alla sede della Nessma Tv, la prima televisione
satellitare panaraba che si vede in tutta l’area del Maghreb, di
proprietà dell’imprenditore-amico Ben Ammar. Ai lavoratori della
tv Berlusconi, a quanto riferisce chi lo accompagnava, ha voluto
augurare un in bocca al lupo “per un lavoro importante. E’ bello
vedere – avrebbe detto – una tv che trasmette in tutto il Maghreb
e unisce popoli diversi. I vostri programmi entrano nelle case di
quattro Paesi diversi e questo è un segnale di libertà”.
Cep
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