Potenziare le infrastrutture di collegamento con Milano, per fermare l’emorragia di giovani che lasciano il Nord del Varesotto a causa della scarsa attrattività del nostro territorio. Il sindaco di Comerio , imprenditore di professione, torna a ragionare sul futuro dell’area ormai ex Whirlpool, su cui si sta ancora cercando di delineare un domani che scongiuri ad ogni costo l’ipotesi che a Comerio rimanga soltanto un esempio di archeologia industriale, a ricordo dei bei tempi che furono.
«In questi mesi – spiega Aimetti – sto incontrando molte persone che mi chiedono cosa potrà rinascere a Comerio nel sito Whirlpool; la risposta precisa non c’è ancora, ma posso assicurare che in molti stiamo lavorando in modo concreto, senza tralasciare alcuna possibilità». Il momento storico insomma è propizio per ragionare a 360 grandi sul futuro non solo e non tanto di Comerio ma di tutto il Varesotto, dal punto di vista dell’attrattività, delle infrastrutture e del lavoro.
Il ragionamento del primo cittadino, esponente del Pd, parte da una considerazione pronunciata pubblicamente più volte dalla presidente di Whirlpool Emea , che motivando la decisione della multinazionale americana di abbandonare lo stabilimento affacciato sul lago di Varese e optare per il trasferimento a Pero, ha parlato di scarsa attrattività del nostro territorio per i giovani talenti. «Mi permetto di fare una piccola considerazione storica – prosegue Aimetti – trentadue anni fa ho iniziato a studiare al Politecnico di Milano e ricordo il tragitto sui treni delle Ferrovie Nord; se andava molto bene si impiegava un’oretta abbondante di viaggio, se invece andava male e purtroppo capitava spesso, la durata del viaggio era imprecisata».
La situazione oggi, pare non essere cambiata di molto; i collegamenti ferroviari con Milano sono troppo difficoltosi e andare in auto non è la soluzione, viste le code. «Oggi, tanti amici italiani e stranieri che vivono dalle nostre parti, perché da noi si vive bene, ma che lavorano a Milano, qualcuno anche a Pero nel nuovo quartier generale di Whirlpool, mi dicono che non è cambiato niente» sottolinea il sindaco.
Che chiama in causa la politica. «Considerato il fatto che la linea ferroviaria passa a circa cento metri dal sito Whirlpool di Comerio, credo che un’intera classe politica debba farsi un bell’esame di coscienza per non aver fatto niente per modernizzare la linea Laveno – Milano che oggi, con un collegamento veloce, potrebbe servire per rilanciare non solo il sito di Comerio ma più in generale il nostro territorio – conclude Aimetti – ma forse è più semplice prendersela con qualche migrante e prete, piuttosto che pensare al futuro dei nostri ragazzi».