Il libro delle doglianze annovera parecchie voci: bambini lasciati alle fermate e non fatti salire o costretti a stare in piedi sul pulmino, tragitti non rispettosi di quanto stabilito, ritardi nei passaggi dei mezzi, pullman non adatti per fare spazio anche a zaini e materiale didattico degli studenti.
Insomma, il servizio di trasporto degli studenti da Bolladello e Peveranza a Cairate e ritorno è partito in modo assai zoppicante. I genitori sono inviperiti. La società che gestisce il servizio è nell’occhio del ciclone. E il Comune è in mezzo a cercare di mediare per cercare di raddrizzare le righe che finora sono state disegnate storte. L’occasione sia per fare il punto della situazione sia per individuare possibili correttivi a beneficio dei ragazzi e delle loro famiglie è
stata un incontro indetto dal Comune. Presenti il sindaco e l’assessore . Che hanno sì ripercorso punto per punto i termini con cui è nata la nuova convenzione destinata a sostituire quella scaduta lo scorso giugno. E hanno pure spiegato che alla gara d’appalto su base d’asta fissata in 175 mila euro hanno preso parte cinque aziende, di cui due della provincia di Varese. Aggiungendo che, per garantire maggiori controlli, avrebbero auspicato di vedere il servizio preso in gestione da un’azienda della provincia «ma ciò non era consentito perché ci è stato detto dal Centro unico di committenza che violava il libero mercato».
Ma hanno soprattutto affermato che, per un verso o per l’altro, le cose devono cambiare. A vantaggio dei 21 studenti che usufruiscono del trasporto di Peveranza e dei 50 che invece lo usano per Bolladello. «Peraltro – ha osservato Pugliese – si tratta di quindici alunni in più di quelli che erano fissati ma anche a loro abbiamo voluto garantire il trasporto, invito eventuali genitori che non avessero ancora provveduto all’iscrizione a farla». Cosa chiede ora l’amministrazione comunale all’azienda? Semplice: o ci garantite un servizio all’altezza e allora tutto procede in moto rettilineo, o, se proseguirete con questi disservizi, partirà la diffida. «Per Peveranza si può proseguire con uno scuolabus – ha dichiarato Pugliese – ma per Bolladello occorrerà un altro mezzo più capiente». Altrimenti, appunto, diffida. Ed eventuale rescissione del contratto perché, dichiara Mazzuchelli, «se i disservizi proseguono avremo molti elementi per poter procedere lungo questa via, anche a costo di andare in causa con l’azienda».