«Altro che neonazi. Sono un partito moderato, dove la maggior parte degli esponenti arriva da un’area che possiamo definire ex democristiana. Quello che chiedono, semplicemente è una maggiore sicurezza».
Max Ferrari, storico militante della Lega Nord, ha fatto parte della delegazione di leghisti che è andata a Friburgo, in Germania, per seguire lo svolgimento delle elezioni insieme ai militanti dell’Afd, Alternativa per la Germania, la formazione politica sovranista ed euroscettica che ha ottenuto il 12,6 per cento dei consensi, arrivando ad essere il terzo partito del Paese.
Insieme a Ferrari, erano presenti Davide Quadri, coordinatore provinciale dei Giovani Padani di Varese, e Federico Martegani, consigliere comunale di Tradate e dirigente Mgp.
«La cosa interessante – continua Ferrari – è che sono presenti tantissimi giovani in questo partito. Sono non soltanto di diversa estrazione sociale, ma ci sono anche parecchi figli di immigrati, di seconda generazione, e anche ragazzi di origine ebrea. A dimostrazione che l’Afd non discrimina, non ha nessuna matrice razzista, al contrario di quello che vogliono far credere gli avversari politici».
Ma Ferrari va oltre e punta il dito contro la sinistra tedesca. «Proprio i ragazzi di origine ebrea che militano nell’Afd mi hanno spiegato come un certo antisemitismo sia diffuso sì in Germania, dentro le scuole anche. Ma a portarlo avanti siano i gruppi di sinistra, in ottica anti israeliana. Esattamente il contrario di quello che invece vogliono far passare».
«La leader del partito è anche dichiaratamente lesbica – aggiunge – e la sua compagna non è di origine tedesca. Non c’è nulla di discriminatorio in questo partito». Un partito che chiede maggiore sicurezza, si pone su posizioni euroscettiche e «combatte l’islamismo. Questo sì, ed è una battaglia che noi della Lega condividiamo in pieno».
«Ero già da tempo in contatto con i giovani dell’Afd – racconta Quadri – ero andato ad un loro congresso come responsabile esteri federale dei Giovani Padani. Sono un movimento nuovo, ma che si sta consolidando velocemente. A livello politico portano avanti idee liberiste a livello economico, contro le politiche assistenzialiste della Merkel, unite a posizioni di critica verso l’Unione europea. Quello che stiamo costruendo, come giovani, è un rapporto tra le diverse realtà identitarie e sovraniste di tutta Europa». «Questa è l’Europa dei popoli che vogliamo creare, ed è significativo che i rapporti vengano appunto costruiti dal basso, dai contatti tra le diverse basi militanti, e non dai leader» ha aggiunto Martegani.