Grandi novità in arrivo per la Biblioteca Luigi Majno: un restyling dimensionale e funzionale degli spazi. Nella mattinata di ieri infatti, un gruppo di studenti del Politecnico di Milano, accompagnati da , docente responsabile di uno dei due laboratori di progettazione, hanno effettuato un sopralluogo nell’edificio di piazza San Lorenzo. Ad accompagnarli anche l’assessore alla cultura che, come già successo settimana scorsa con il gruppo guidato da un altro gallaratese, , ha presenziato all’incontro.
Il futuro della biblioteca è stato oggetto di grandi dibattiti sia in campagna elettorale che anche negli anni passati e, come sottolineato anche dall’esponente della giunta Cassani, «la prima ipotesi era il trasferimento a palazzo Minoletti, poi con la passata amministrazione si era pensato alle scuole di via Bottini. Noi invece abbiamo ritenuto di investire sull’attuale stupenda sede, e non solo per una questione economica, ma partendo da ciò che rappresenta per tutti i gallaratesi: questa è la nostra biblioteca».
Un pensiero ribadito anche in consiglio comunale, sostenuto anche da un aspetto logistico: «Non dimentichiamoci della posizione, a due passi dalla stazione ferroviaria, in pieno centro storico e comoda per chi arriva da Busto – precisa l’assessore Peroni – La location ideale per una struttura che è un punto di riferimento per i comuni del Sistema Panizza con suoi oltre 200 mila potenziali utenti».
I ragazzi del Politecnico, sono pronti ad affrontare la sfida ed è proprio il loro docente ad invitarli a «sfruttare al massimo l’occasione perchè – spiega Scaltritti – avete di fronte un vero committente» e che vede nell’architetto la figura «in grado di rendere esplicite tutte le necessità». Agli studenti il compito di riprogettare i tre livelli della biblioteca ipotizzando, come suggerito dal docente, un’area di ingresso «che trasmetta un senso di accoglienza e di benessere a chi vi accede», ed uno spazio dove poter consultare le riviste tenendo conto anche dei cambiamenti nelle abitudini. L’assessore Peroni ha manifestato la volontà di prendere in considerazione la realizzazione di una mostra con il materiale prodotto dagli studenti: «Sarebbe un premio per i ragazzi e contemporaneamente uno spunto davvero interessante per i lavori con i quali potremmo fare rinascere la nostra biblioteca».