È stata una settimana incredibile per la Varesina, che di colpo, come un fulmine a ciel sereno, si è vista sconquassata da una notizia che nessuno si sarebbe mai immaginato: mercoledì il ds Massimo Radicchi, ma soprattutto lo storico allenatore delle fenici Marco Spilli sono stati sollevati dai propri incarichi, dovendo così dire addio a Venegono Superiore. Stiamo parlando di due figure di rilievo, che avrebbero dovuto guidare i rossoblù nella stagione del riscatto dopo un’annata deludente – la scorsa – e che ora non faranno più parte del progetto Varesina a causa delle loro posizioni, ormai troppo lontane e conflittuali per poter continuare sullo stesso percorso.
Ecco il perché della decisione presa dalla società rossoblù, che per dare credibilità e tranquillità a tutto l’ambiente ha optato per un cambio profondo, preferendo allontanare entrambi i protagonisti di questa spiacevole vicenda piuttosto che uno soltanto. Niente più strascichi, alibi o quant’altro; è stato questo il messaggio della dirigenza, che però non ha nascosto un profondo e sincero dispiacere per il destino al quale è andato incontro l’allenatore toscano, uno dei simboli, dei pilastri della storia e dei successi rossoblù.
E ora? Ora si riparte e per la Varesina inizia un nuovo capitolo di una favola che non vuole e non può fermarsi. Perché c’è un campionato da portare avanti, con lo stesso obbiettivo e la stessa voglia di sempre, ma in un corso nuovo che prenderà il via questo pomeriggio, ore 15.00, al Pietro Fortunati di Pavia e da Alessandro Marzio, divenuto ufficialmente il nuovo allenatore rossoblù. Un uomo di campo, esperienza e carisma –
oltre che punto di riferimento nei momenti di difficoltà – al quale si chiede di far ripartire la macchina rossoblù dopo un avvio di campionato caratterizzato da qualche problema di troppo. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico-tattico non ci dovrebbero essere rivoluzioni; ricordiamoci che Marzio è stato il vice di Marco Spilli e che il tempo a disposizione della nuova guida tecnica non ha permesso chissà quali cambiamenti. Ecco perché contro il Pavia si potrebbe ripartire dal 3-4-3 delle ultime uscite, con Vaccarecci tra i pali dopo la panchina di domenica scorsa e il terzetto difensivo composto da Menga-Albizzati-Milianti. A metà Osuji e Di Caro (forse ancora da esterno) con Ghidini e uno tra Jozic e Martedì sulla destra, mentre davanti si dovrebbero vedere ancora Giovio, Chiarabini e uno tra Geraci e Shiba, con il primo che potrebbe partire dal 1’ a causa delle regole sugli under.