Villa Gianetti supera la prova. E Saronno si fa i selfie coi pullman

Centinaia i ragazzi delle scuole alla partenza, tra i quali i tifosi speciali di Fabio Aru

– C’era solo un’incognita: le condizioni meteorologiche. Invece tutto è andato per il meglio, anche se la partenza saronnese della Tre Valli Varesine è stata costantemente minacciata dalla pioggia.

Cielo coperto ma comunque grandissimo entusiasmo, per una manifestazione iniziata già il giorno prima. Quartier generale della corsa villa Gianetti, dove gli operai comunali fino al giorno prima hanno lavorato senza sosta per rimuovere anche gli ultimi resti dell’incendio del luglio scorso: e come era prevedibile già da lunedì si è rivelata sede adattissima a una manifestazione di un certo livello. Dopo la riunione tecnica e la conferenza stampa del giorno precedente, fin dalle prime luci dell’alba l’area si è animata per i preparativi della partenza della storica corsa giunta alla sua 97esima edizione.

Ovviamente la gara non è passata inosservata, i cartelli di divieti di sosta e transito erano stati posizionati da giorni ma quello che ha incuriosito più di tutti i saronnesi è stata la lunghissima fila dei pullman delle squadre (tutti bellissimi e particolari) parcheggiati in via Roma, un immenso serpentone sulla strada che porta appunto a villa Gianetti. Sono stati tanti quelli che non hanno perso l’occasione per immortalarsi con dei selfie che ritraevano proprio i giganteschi mezzi, puntualmente postati sui social network e sul gruppo facebook cittadino, che conta migliaia e migliaia di iscritti. Non sono mancati neppure gli appassionati che hanno fatto “la posta” alle squadre che hanno dormito nel grande Hotel immediatamente dietro alla stazione, qualcuno è pure riuscito ad assicurarsi preziosi e ambiti gadget.

Alle 9 in punto l’apertura della segreteria a villa Gianetti, dove sono confluiti prima i dirigenti e poi i corridori delle squadre. La vicina piazza Libertà ha cominciato ad animarsi poco dopo, mentre gli addetti stavano ultimando il montaggio del palco, che in caso di pioggia avrebbe comunque avuto una copertura. Sarebbe stato un peccato ma per fortuna il cielo è rimasto soltanto nuvoloso. E così è cominciato una sorta di pellegrinaggio in centro, molti sapevano dell’avvenimento ma tanti erano i curiosi, informati solo qualche istante prima dal passaparola della gente che normalmente affolla ogni giorno il centro cittadino, in particolari i pensionati che ne hanno fatto l’abituale posto di ritrovo.

Alle 10 e un quarto a prendere il comando delle operazioni l’instancabile speaker eccellente nel commentare per quasi due ore le varie fasi della partenza: in contemporanea l’arrivo di centinaia di ragazzi delle scuole armati con le bandierine con lo stemma comunale che si sono posizionati immediatamente sotto il palco applaudendo e incitando a più non posso i componenti delle varie squadre. Menzione d’onore per i piccoli tifosi del campione d’Italia , con alcuni piccoli studenti che hanno sventolato le bandiere sarde con i quattro mori. Sul palco oltre alle autorità comunali anche l’europarlamentare e il responsabile di Raisport , varesino d’origine ma da anni residente proprio a Saronno.

Quindi, a mezzogiorno la partenza, un breve tratto di qualche centinaio di metri da piazza Libertà al chilometro zero effettivo (è saltato per motivi organizzativi e di tempo il previsto giro d’onore su un piccolo anello cittadino), con il gruppo “scortato” dagli atleti, molti dei quali giovanissimi, delle società ciclistiche locali. Poi il vero e proprio start, nelle immediate vicinanze della stazione, con i corridori accompagnati da due ali di folla (ben più dello scorso anno) fino alla linea di partenza. Poi, tutti verso Varese, per assistere al trionfo del francese Alexandre Geniez.