Domenica scorsa un gruppo di giovani magrebini si è dato appuntamento all’esterno della palestra di Cuveglio. Forse per uno screzio o per un vecchio conto da saldare, un 27enne marocchino ha fatto uso della forza fisica per sottrarre un telefono cellulare ad un connazionale che si trovava in quel ritrovo. I Carabinieri di Cuvio, una volta intervenuti sul posto, hanno ascoltato il frammentario racconto dei testimoni presenti e hanno prontamente fatto intervenire un dipendente comunale per effettuare subito la visione delle telecamere di video sorveglianza.
Infatti, dopo averli visionate, si è compreso come i due soggetti protagonisti del diverbio, si sono diretti all’interno di un tunnel che collega gli ambienti della palestra e, in questo luogo nascosto e lontano da troppi passanti, il 27enne ha subito usato dei pugni nei confronti della sua vittima, un 18enne del luogo, per farsi consegnare il cellulare. Una volta individuato l’autore, i Carabinieri si sono portati presso la sua abitazione rinvenendo la refurtiva, cioè il telefono cellulare sottratto poco prima e gli hanno contestato il reato di rapina. Dopo la restituzione del maltolto, il giovane è stato dichiarato in arresto e tradotto alla casa circondariale di Varese in attesa dell’udienza di convalida che si è celebrata nella mattinata odierna presso il carcere cittadino nel corso della quale il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla PG presso i Carabinieri di Cuvio.