Verrà presentato sabato alle 21 nel salone parrocchiale di Domo a Porto Valtravaglia, il progetto di restauro dello splendido e antichissimo Battistero di Domo, le cui origini risalgono addirittura al 925; ad illustrare l’iniziativa saranno il parroco e gli studiosi e . Il Battistero è uno dei monumenti più importanti dell’Alto Varesotto sia per antichità sia per le sue caratteristiche storiche e artistiche.
«In questo luogo sono state battezzate per secoli tutte le genti della Valtravaglia – spiega Isabella sul sito parrocchiale – Il Battistero conserva ancora oggi la sua funzione originaria; purtroppo, nel corso dei secoli è stato oggetto di interventi non sempre rispettosi della sua struttura per cui presenta alcuni problemi ai quali serve porre rimedio». È stato predisposto un progetto di restauro integrale, che sarà presentato ufficialmente sabato sera, con l’obiettivo di ovviare a qualche cedimento strutturale e per rivederne gli elementi, compreso il rifacimento della copertura ormai compromessa. Con il restauro, verranno valorizzate le tre finestrelle originali e ancora conservate e verrà rimessa in evidenza la forma ottagonale, seppur irregolare, occultata dal tentativo di renderlo circolare; verrà poi riaperta la seconda porta, anch’essa originale, utilizzata in origine per il battesimo secondo il rito antico.
Far tornare all’antico splendore questo gioiello, valorizzandone le chicche, è la finalità del progetto. La copertura del Battistero oggi presenta numerose falle, con spostamenti e rotture degli elementi di cotto; la conseguente penetrazione dell’acqua in caso di pioggia ha comportato altri problemi.
«Il Battistero di Domo – sottolinea Crimi – presenta ancora oggi, per buona parte leggibili, caratteristiche che ne permettono una datazione approssimativa attorno al 925, mentre la ricostruzione delle vicende e delle trasformazioni subite dall’edificio in oltre 1100 anni di storia sono ancora una sfida avvincente». Sabato verrà svelato il progetto con tutti i dettagli per la rinascita del Battistero.