B.A. Teatro, quattro stagioni che si parlano tra di loro per proporre un cartellone eterogeneo e di grande qualità. La novità è che i teatri fanno rete, per evitare sovrapposizioni di date: a beneficiarne saranno gli appassionati, che avranno più opportunità di fruizione degli spettacoli.
«Un cartellone che non fa invidia a realtà vicine e meno vicine, è un orgoglio poterlo presentare» così il neo-assessore alla cultura e all’identità , «fresca di nomina ma non di frequentazione dei teatri della mia città», lancia la nuova stagione cittadina di B.A. Teatro. Un mix di quattro stagioni teatrali, proposte da Manzoni, Sociale, San Giovanni Bosco e Spazioteatro-Palkettostage.
Ciascuna con la sua specificità: più “generaliste” e solcate da grandi nomi quelle delle due grandi sale del Manzoni e del Sociale, con la prima più votata all’intrattenimento leggero (spiccano le presenze di e, e ) e la seconda al cabaret (, , , senza dimenticare gli appuntamenti “istituzionali” di Educarte), «concentrata sul teatro contemporaneo», come spiega , quella della “bomboniera” del San Giovanni Bosco (in scena anche , premio Ubu come migliore attrice teatrale italiana 2014) e infine specializzata nel teatro in lingua originale quella del Palkettostage, «unica in Italia con spettacoli in tre lingue, inglese, francese e spagnolo» come ricorda la direttrice artistica .
«Un panorama molto eterogeneo» ammette l’assessore Maffioli. Oltretutto quest’anno, grazie ad una collaborazione già avviata tra i vari teatri, che hanno iniziato a vedersi «sistematicamente una volta al mese», come rivela del Sociale, si è riuscito a centrare un primo risultato significativo, di rete, quello di «evitare il più possibile la sovrapposizione di date, controproducente per tutti».
Sì, perché, come fa notare il responsabile marketing del Manzoni «la stagione teatrale è di tutti, e nel nostro mondo non esiste concorrenza, pertanto auspichiamo molta collaborazione». Un piatto ricco per gli appassionati, bustesi e non solo. In prospettiva, una mano sulla comunicazione arriverà dal portale Busto Eventi, «in fase di ultimazione – annuncia Maffioli – nell’interesse di chi fa cultura per promuovere le proprie attività e di chi vuole fruirne in città». Poi però non si dica che a Busto non c’è mai niente da fare la sera…