Tradate tende la mano alla Catalogna. E la Catalogna risponde, ringraziando la prima amministrazione comunale italiana che ha espresso solidarietà al popolo che ha tentato la via dell’indipendenza.
Il delegato del Governo della Catalogna in Italia, , ha infatti inviato al sindaco una lettera in cui ringrazia il primo cittadino e tutti i tradatesi del sostegno espresso nei loro confronti.
«Egregio Signor Sindaco, con queste righe vorrei trasmetterLe il più sincero ringraziamento – si legge nella missiva ufficiale – a titolo personale e a nome del Governo della Catalogna, per le mostre di solidarietà e vicinanza al popolo catalano in questo importante momento per il nostro futuro.
Prima di salutarLa vorrei esprimerle la mia gratitudine per la sincera amicizia che manifesta nei confronti del popolo catalano e trasmetterLe il medesimo sentimento di ammirazione e simpatia con la città di Tradate».
Una lettera che arriva in risposta alla presa di posizione ufficiale che il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Tradate avevano espresso nei confronti del popolo catalano, a seguito di una specifica richiesta formulata, durante l’ultima assemblea degli eletti, dal consigliere comunale della Lega Nord.
«Durante la seduta del 2 ottobre – racconta Martegani – il giorno successivo al referendum indipendentista. Dal momento che era all’ordine del giorno un punto sul referendum per l’autonomia della Lombardia, nel mio intervento ho chiesto all’amministrazione di mandare un segnale di vicinanza ai catalani, visto che la loro richiesta democratica di potersi esprimere sul proprio futuro ha avuto come reazione i manganelli».
Perché Martegani su questo punto è chiaro: «Oggi è successo a loro, domani potrebbe succedere a qualcun altro. Questo modello di Europa non funziona».
La lettera inviata da Tradate contiene alcuni punti molto forti che sottolineano la sincera vicinanza ai catalani.
«Come Amministrazione comunale della Città di Tradate in provincia di Varese in Regione Lombardia non possiamo che esprimere la nostra più sincera solidarietà, affetto e vicinanza per i fatti recenti che hanno colpito il vostro popolo – si legge – Vi siamo particolarmente vicini perché come regioni gemellate nei 4 motori d’Europa tante sono le cose in comune e tante ancora sono quelle che ci avvicineranno quando il vostro percorso sarà compiuto.
Tutta la nostra vicinanza e solidarietà in un momento storico in cui “tacere” diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si deve sottrarre».