Ospedale unico. Dopo Busto, ecco il turno di Gallarate

Stasera commissione speciale con la partecipazione del dg Brazzoli. Tanti i dubbi sul tavolo

Questa sera alle 18 nella sala Commissioni si parlerà della realizzazione del nuovo ospedale unico di Busto Arsizio e Gallarate. Per la prima volta sarà presente anche , direttore Generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valle Olona. A lui Regione Lombardia ha affidato l’incarico di realizzare uno studio di fattibilità, in merito alla nuova struttura. Vista la rilevanza della tematica affrontata, l’incontro con Brazzoli è stato inserito all’interno di una convocazione speciale e congiunta della Conferenza dei Capigruppo, della commissione Pianificazione territoriale e del Walfare. Una seduta che, come affermato dall’assessore all’Urbanistica durante la sua ultima commissione «è importante perchè coinvolge in maniera significativa l’intero arco consigliare e – sottolinea – rappresenta per le opposizioni un momento in cui poter esprimere le proprie considerazioni visto che da tempo sollecitano un confronto».

Infatti, il nuovo nosocomio e le condizioni del presidio gallaratese, sono stati i due argomenti inseriti nel question time presentati dal Partito Democratico durante il consiglio comunale di luglio. In quell’occasione al sindaco era stato chiesto, oltre la frequenza con la quale si relazionava con il direttore dell’Asst, se e con quali modalità, avrebbe aggiornato e coinvolto a tal proposito il consiglio comunale. «Sono in contattato con il direttore dell’Asst Brazzoli e sull’ospedale unico, informo la giunta ed il consiglio ogni tre mesi sullo stato di avanzamento dei lavori».

Settimana scorsa invece, il Comitato per il diritto alla salute , si chiedeva: «Siamo sicuri che l’ospedale unico potrà essere edificato nei terreni indicati?». Per trovare una risposta, ha fatto ricorso ad un team di esperti per verificare la fattibilità del progetto che sono giunti ad una conclusione: «Bisognerebbe realizzare una struttura di 121 piani, senza parlare delle strutture accessorie come i parcheggi, le aree comuni e dei vincoli relativi alla Cascina dei Poveri, le aree boschive e l’asse del Sempione».

Un altro tasto “dolente” perchè ancora senza una risposta precisa riguarda il numero di posti letto ed i reparti (con i relativi servizi) che verranno realizzati nel nuovo nosocomio. «Ragionare a posti letto è un modo antico di concepire la medicina moderna ed le strutture ospedaliere» ha affermato Brazzoli durante l’incontro, incentrato sull’ospedale unico, organizzato a Busto Arsizio martedì sera aperto al pubblico. E del Sant’Antonio Abate che ne sarà?

La sua destinazione futura è stata al centro di una lungo dibattito nell’ultima commissione urbanistica, molte sono le proposte che sono emerse ma per ora resta tutto in stand-by. Insomma, i punti da dipanare riguardo alla costruzione del nuovo complesso sanitario, sono molti, riuscirà questo incontro a convincere i più scettici ed e dipanare qualche dubbio?