Il web, i social e gli influencer? Chiedete a Panariello

Domani il comico sarà all’Openjobmetis per il suo “one man show” in cui riflette sul ruolo della tecnologia

“Il Panariello che verrà”, a Varese domani, è un artista irresistibile pieno di talento, ma soprattutto di curiosità.

Sono tante le domande che si porrà sul palco del teatro Openjobmetis di piazza Repubblica a Varese nel suo nuovo “one man show”, dopo la felice parentesi che l’ha portato in giro in tutta Italia con
e . Il nuovo lavoro di Giorgio sarà una riflessione ironica sull’oggi e sul rapporto con la tecnologia per scoprire cosa inneschi, di questi tempi, lo stupore e come suscitare attenzione distogliendo dagli smartphone.


Lo dice il titolo stesso, “Il Panariello che verrà”: mi faccio domande sul Panariello del futuro, un futuro invaso da internet, dalla rete e dai social. In un’epoca in cui le battute, i personaggi e le storie corrono sempre più veloci dovevo scegliere se buttarmici a capofitto oppure farmi sopraffare. Ho deciso di buttarmici dentro.


Quello più riuscito è Vittorio Secret, un influencer in un momento in cui gli influencer vanno molto di moda, e ti dicono come vestirti, cosa mangiare, cosa guardare. Mi sembrava interessante creare un personaggio che facesse ironia sull’argomento.

Beh, il mondo degli influencer come dicevo prima. Sono convinto che la realtà molto spesso superi la fantasia e ci fornisca spunti molto più forti di quanto pensiamo. Ci arrivano milioni di notizie tutto il giorno, tutti i giorni, molto spesso sono cose terribili, fatti di cronaca nera, ma a volte ci sono notizie più leggere e davvero divertenti come quell’uomo che ha dimenticato la moglie all’autogrill e se n’è accorto dopo 40 chilometri. Sono notizie che fanno ridere di per sé e su cui puoi costruire interi spettacoli. È per questo che mi aggiorno fino all’ultimo minuto prima di andare in scena, perché potrebbe arrivare la notizia di attualità che mi ispira una battuta da inserire.

Pochissimo, non sono social. Li uso lo stretto necessario per ringraziare o restare in contatto con chi mi segue e per tenermi aggiornato. Uso molto internet per vedere il meteo, il traffico, cercare un posto ma non sono particolarmente social, lo ammetto.

Ho un sogno nel cassetto da un po’ di tempo, che è quello di scrivere un film mio, non farei il regista perché non penso di essere in grado di farlo ma mi piacerebbe scrivere la sceneggiatura di un film tutto mio. Vediamo.

No, rifarei tutto ciò che ho fatto, come sempre ci sono cose che ho vissuto con più piacere e altre meno però rifarei tutto, tutto serve.


Sicuramente Renato, forse perché siamo nati nello stesso giorno e nello stesso mese, ci somigliamo molto anche caratterialmente nella realtà ma anche Mario il bagnino che mi ricorda la mia gioventù in Versilia.

Rifarei penso quello che ho fatto molto più velocemente visti i tempi che si sono velocizzati. Mi sarei adattato ai tempi che cambiano proprio come sto facendo ora.


Claudio è un grande e non penso che avrà problemi di nessun tipo, posso solo dirgli di perseguire la sua idea e il suo progetto senza farsi condizionare.

Amo gli animali e i cani in particolare, non possono difendersi da soli e credo che sia importante che qualcuno lo faccia per loro.


Nello spettacolo c’è un momento dedicato agli animali dove mi interrogo sul male e il bene del web anche in questo caso. Il bene credo sia ciò che permette di trovare posti per portare i tuoi amici animali in vacanza, che ti permette di pubblicare annunci per trovare casa agli animali abbandonati. Il male invece è l’eccesso dall’altra parte, con cose tipo chirurghi plastici per cani, collari da svariate migliaia di euro e vestitini vari. Internet ti permette di trovare tutto questo che per me è un eccesso. Nello spettacolo ironizzo sulla cosa immaginando un ristorante per cani con Chef Carlo Bracco in cucina.