, studente della 1C della scuola Pellico, è uno dei volti di Nikelodeon, il canale di programmi per ragazzi di Sky. Il giovane, che ha 11 anni e che è nato in Burkina Faso, è stato selezionato per recitare come protagonista nei tre nuovi spot dell’emittente. Il casting si è svolto a Milano. Le riprese si sono già concluse. A breve il primo spot sarà trasmesso in Sud Africa dalla tv in chiaro.
«È stata un’esperienza divertente, ma anche interessante» racconta Landry che, durante le riprese, ha avuto l’occasione di capire qualcosa di più dell’industria dello spettacolo. «Abbiamo girato le sequenze dello spot davanti a una parete con il fondo verde che, in fase di postproduzione, verrà “riempita” di scenografie. In pratica, noi abbiamo dovuto immedesimarci in realtà inesistenti dal vero. Il regista ci ha guidati passo passo, dicendoci di muoverci liberamente, di accelerare i movimenti o di rallentarli, ma non ci siamo resi davvero conto di come verranno gli spot. Vederli sarà una sorpresa».
Landry, nel primo spot che andrà in onda a Natale, guiderà una slitta trainata da renne. Nel secondo, che sarà pronto per San Valentino, sarà a bordo di una mongolfiera. Nel terzo, in uscita per Pasqua, sarà in fabbrica, nei panni dell’addetto al controllo delle uova di cioccolato.
Il ragazzo è alla sua quarta esperienza televisiva. Il primo ciak è stato come comparsa in uno spot per la Kinder che però non è mai stato trasmesso in tv. Poi ha recitato sul set di Asso Calzature, nei panni di un esploratore. Non ultimo, è stato una delle piccole pesti dello spot dei giochi gommosi e allungabili Appiccikaticci.
Le riprese degli spot di Nikelodeon sono durate dalle 9 del mattino alle 12 e poi ancora dalle 14 alle 17. «Per me è stata un’occasione per fare dei nuovi amici – dice Landry – Sono stati girati anche spot per i paesi arabi senza alcun riferimento alle feste cristiane. In pausa pranzo siamo andati tutti al ristorante. È stata una bella giornata».
Landry ha vissuto quattro anni in Burkina Faso. Poi è arrivato a Varese con la sua mamma e il suo papà italiani, genitori adottivi, che cercano di fargli fare quante più esperienze possibili per aiutarlo a trovare la sua strada. E così, nei cellulari dei genitori, ci sono le foto di Landry sul set televisivo vicino a quelle scattate in Africa nei primi anni di vita. In una di quelle foto, nelle pupille di Landry, si vede riflessa la savana. «Di quegli anni ricordo che mi sentivo sempre solo – dice il giovane – Non so cosa voglio fare da grande. Di certo voglio aiutare gli altri. Quando vedo qualcuno che ha bisogno di qualcosa, che è in difficoltà, o che semplicemente che fa fatica a svolgere un lavoro, sento che devo fare qualcosa per aiutarlo».
Quello che è certo è che per ora Landry deve studiare. Non tutte le materie sono il suo forte, ma umiltà e simpatia non gli mancano, e c’è già chi lo vede fare il salto dal piccolo al grande schermo per la somiglianza con Denzel Washington.