Il Nord via dal simbolo, per la strada è tracciata: «Non togliamo nulla, l’Italia va aiutata da nord a sud».
Alla prima domanda di , che lo ha intervistato ieri su SkyTg24, “lei è segretario della Lega Nord o della Lega?”, Salvini non ha avuto remore nel rispondere: «Della Lega. Perché ci viene richiesto di portare il buongoverno, la concretezza e le battaglie della Lega a livello nazionale, e non solo, anche ai 5 milioni di italiani scappati all’estero».
E ancora: «L’Italia deve essere aiutata tutta, da nord a sud. Questo lo capirà anche Bossi – le parole di Salvini, riferite al Senatur che aveva espresso dubbi sul rischio di perdere voti con questa mossa del simbolo – Noi non togliamo niente, aggiungiamo la possibilità di cambiare questo Paese a 60 milioni di italiani. Sarebbe egoista non dare a tutti questa possibilità».
Sulla possibilità di una candidatura di alle politiche, Salvini ha risposto: «se lo chiede, sì». Mentre ha confermato che «Maroni vuole rimanere alla Regione. Ha fatto molto bene, è giusto che continui su quella strada». Sul caso del simbolo della Lega, anche il vicesegretario federale , in un’intervista rilasciata ieri a “Libero”, chiarisce che si tratta di «una scelta coerente con quanto ha deciso il congresso federale pochi mesi fa, quella di seguire una strada nazionale. Quindi serve un simbolo che possa andare bene a tutti».
E alla domanda sui leghisti che si lamentano del “Nord” tolto dal simbolo proprio mentre la Catalogna proclama l’indipendenza, Giancarlo Giorgetti non lascia scampo: «Rispondo che se porti milioni di persone in piazza puoi parlare, se invece sei un indipendentista da facebook, le tue chiacchiere sono inutili…».