I boschi e le rivette davanti al cimitero di Giubiano continuano ad essere utilizzati come una discarica. Non è cambiato nulla rispetto a qualche anno fa, quando il Comune dichiarò guerra agli sporcaccioni monitorando l’area con le Gev e bonificando la zona. Una volta si dovette ricorrere anche alle carrucole per tirare su una intera cucina che era stata letteralmente fatta rotolare giù dalle rivette.
Questa volta a dare l’allarme è un nostro lettore, , che ha notato la presenza dei rifiuti durante una visita al cimitero di Giubiano. «Precisamente la discarica si trova di fronte all’entrata dei forni crematori del cimitero monumentale – dice Crenna, che ha localizzato la discarica su una mappa per semplificarne la rimozione – Si notano vari sacchi con fogliame, rifiuti urbani, una vasca da bagno e numerosi mobili ingombranti». Crenna ha documentato la presenza della discarica con un ricco reportage fotografico.
Più volte i residenti hanno chiesto che in quella zona venissero installate le telecamere di videosorveglianza. Ad oggi, però, non è stato fatto nulla. «Quell’area versa da decenni in pessime condizioni. La discarica a cielo aperto si trova a 20 metri dall’ingresso del nostro cimitero monumentale, cosa che francamente non è ammissibile – afferma , ex consigliere comunale per il gruppo misto Città Ideale, che nei mesi scorsi ha fatto sul tema un intervento in commissione – La riqualificazione del campo di rugby è stata votata all’unanimità, approvando un mio intervento in commissione in cui proponevo di creare nella zona una piccola isola ecologica sperimentale. Ci sono anche alcuni fondi messi a disposizione da Aspem Reti (si parla di 100 mila euro su questo capitolo). Poi la cosa si è arenata. La mia speranza è che ora, con l’inizio dei lavori per il campo di rugby, si possa procedere anche nella creazione dell’isola ecologica».
«Chiaramente si tratterebbe di un’isola ecologica videosorvegliata – continua Gregori – Nel contempo bisognerebbe procedere con la riqualificazione dell’area. Le persone che lasciano l’auto in via Maspero, pagando un abbonamento di 55 euro al mese, trovano mancanza di luce e personaggi poco raccomandabili. La situazione non è accettabile, proprio martedì ho incontrato alcune dipendenti dell’ospedale che non si sentono sicure a lasciare lì l’auto».
L’intervento più urgente è procedere con la pulizia della zona. «Dovremo bonificare con i soldi pubblici, risorse che avrebbero potuto essere spese in altro modo» commenta l’assessore all’ambiente che si dice demoralizzato per la piaga delle discariche abusive. Una problematica che non si risolve mai nonostante oggi sia semplice recarsi in discarica e buttare via tutto quello che non serve più, senza arrecare danno all’ambiente.
Un’altra discarica abusiva era stata segnalata qualche settimana fa nei pressi del cimitero di Calcinate del pesce.