«Il contributo erogato alle scuole è deficitario: per questo abbiamo votato no al piano di diritto allo studio». Scintille a Tradate anche sulle scuole; la minoranza di Partecipare Insieme 2.0 ha spiegato i motivi dell’opposizione all’amministrazione comunale.
«Alla riunione della commissione consiliare che ne ha discusso il contenuto, sono intervenuti i rappresentanti delle scuole, comprese le scuole materne paritetiche (materna Saporiti di Tradate e asilo infantile di Abbiate) che hanno evidenziato le difficoltà economiche ulteriori rispetto agli anni scorsi, dovuti alla presenza di bambini che necessitano di particolare sostegno e alla necessità di eseguire lavori di adattamento strutturale imposti da ASL per la scuola materna di Abbiate – l’attaco della minoranza – Per la rappresentante della scuola primaria c’è inoltre uno scoperto per la conclusione dei lavori iniziati dagli alunni sulle barriere architettoniche cittadine (e si tratta di poche centinaia di euro)».
La richiesta delle scuole materne era circostanziata e consisteva nell’aggiornamento del contributo di euro 95 mensili riconosciuto dal comune per ogni bambino frequentante e residente nel comune, per portarlo a 100 euro. «La nostra proposta è stata quella di scorporare l’importo di 4.000 euro previsto per le spese di manutenzione del vigneto della Madonna delle Vigne e di destinarlo come contributo straordinario per i problemi segnalati. Il contributo per il vigneto – dice la minoranza – poteva essere imputato allo specifico capitolo di bilancio della cultura e non al capitolo del diritto allo studio. L’assessore aveva manifestato la volontà di risolvere le criticità degli istituti facendo un approfondimento del bilancio del comune, e questo suo impegno ci aveva portato a ritirare la nostra proposta».
«Purtroppo – aggiunge ancora “Partecipiamo Insieme 2.0” – nel documentato presentato in consiglio comunale dall’assessore alla Cultura non vi è traccia di questo impegno né risposta alcuna alle istanze dei rappresentanti delle scuole».
Nessuna motivazione concreta e convincente è stata fornita, secondo il gruppo di opposizione, e ciò ha motivato il nostro voto contrario al piano scuola 2017/2018, con la seguente dichiarazione di voto. «Nonostante la condivisione delle criticità e la rassicurazione dell’assessore – concludono – il piano per il diritto allo studio non considera minimamente i problemi delle scuole materne paritetiche e non onora gli impegni che l’assessore si era preso in commissione, confermando in questo modo un contributo che l’amministrazione stessa ha considerato assolutamente insufficiente».