Il Comune di Malnate “scrive” ai Ministeri sponsorizzando il proprio progetto della città dei bambini. In realtà l’istanza è stata inviata a quattro Ministeri: Istruzione, Giustizia, Salute, Infrastrutture e Trasporti. «Con la richiesta di una parziale ma alquanto significativa modifica della disciplina vigente – dice , sindaco di Malnate – recepiamo prima di tutto un’esigenza proveniente dai nostri stessi giovani concittadini. Con il progetto della Città dei Bambini stiamo cambiando il nostro paese. Non si tratta di pura filosofia, il risvolto pratico è evidente: vogliamo che i nostri giovani si riapproprino del luogo in cui vivono, contribuendo a renderlo un posto più sicuro e migliore per tutti».
L’autonomia individuale è un fondamentale tassello «di questo percorso che stiamo costruendo insieme, da diverso tempo – continua Astuti – Sono ormai sei anni infatti che, insieme al dirigente scolastico e all’avvocato , responsabilizziamo i nostri studenti e con la collaborazione dei genitori e di tutti gli altri soggetti che prendono parte al Patto Educativo di Comunità contribuiamo a definire il loro cammino di crescita. Questo passa anche attraverso azioni concrete quali, appunto, il recarsi a scuola da soli».
Le recenti vicende hanno minato alla base questa iniziativa, intrapresa da molti comuni in Italia, ma Astuti si dichiara fiducioso: «Se in Italia la percentuale di bambini non accompagnati è solo del 7%, a Malnate supera il 50%, ed è un risultato del quale andiamo fieri. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di procedere su questa strada. I bambini vanno e tornano da scuola da soli grazie all’attento lavoro di studio di esperti e il contributo di numerosi volontari che ha consentito la creazione di percorsi protetti, con beneficio per l’intera comunità».
Per questo il sindaco in prima persona intende presentare «la nostra esperienza positiva e per lo stesso motivo presentiamo un’istanza, per la quale ringrazio in modo particolare l’avvocato Laura Damiani e il dirigente Valli, ai Ministeri interessati: è necessario che anche a livello legislativo sia garantita a genitori e insegnanti la possibilità di proseguire con percorsi di autonomia individuale».