Una tassa di soggiorno per far rinascere la montagna ferita. È questa la misura che l’amministrazione comunale ha deciso di adottare ieri, e di presentare in consiglio comunale, per reperire i fondi necessari alla ricostruzione dell’ambiente e del patrimonio naturale del Campo dei Fiori, devastati dall’incendio.
«In questi giorni tantissimi cittadini da Varese, alla Lombardia e dal resto d’Italia, ci hanno scritto per chiederci come potevano aiutare il Campo dei Fiori – dichiara l’assessore al Bilancio – in questo senso abbiamo individuato una misura strutturale che ci consentirà di avere in tempi brevi le risorse necessarie per valorizzare la nostra montagna».
E quindi ieri mattina «abbiamo votato una delibera da sottoporre al consiglio comunale che potrà dare il via libera all’imposta di soggiorno finalizzata a tutelare il patrimonio naturale della nostra città. Riteniamo che in questo modo, oltre all’aiuto di tutti i cittadini che vorranno contribuire, e ai fondi che sicuramente arriveranno da altre Istituzioni, avremo uno strumento in più per aiutare la nostra montagna ferita. Grazie alla tassa di soggiorno si potranno infatti recuperare oltre 500mila euro che potranno essere destinati a forme di valorizzazione della nostra montagna. È la prima volta che questa imposta viene adottata per la salvaguardia di un patrimonio ambientale».
L’introduzione dell’imposta di soggiorno infatti non inciderebbe sulle tasche dei varesini ma sarebbe rivolta a coloro che dormono in albergo, come ad esempio i tanti turisti stranieri che in questi ultimi mesi sono venuti in città. «Oltre all’aspetto naturalistico di primaria importanza dobbiamo anche scongiurare la possibilità che l’incendio al Campo dei Fiori possa compromettere, almeno in parte, le peculiari caratteristiche di attrattività del nostro territorio – aggiunge , assessore all’Ambiente – per questo è urgente un pronto intervento di riqualificazione da parte di tutte le istituzioni coinvolte e, in primis, del Comune di Varese». Sulla decisione arriva tuttavia la polemica della Lega Nord. Che accusa l’amministrazione di «politicizzare la vicenda».
«Trovo assolutamente inadeguato il modo in cui il sindaco Galimberti sta cercando di politicizzare la vicenda Campo dei Fiori, infilando una finta tassa di scopo su una questione che non riguarda nemmeno direttamente il Comune – attacca il consigliere regionale della Lega Nord – agire in questi termini significa non fare quello per cui servirebbe in via ipotetica una tassa di soggiorno, ovvero utilizzarne i proventi per investire in infrastrutture e in turismo. La nostra amministrazione aveva scelto di non introdurla, proprio per marcare la differenza con grandi città come Milano e per rendere Varese maggiormente “appetibile”».
«In più – aggiunge Monti – si prende la cosa a pretesto per batter cassa, considerato infatti l’evidente sconfinamento di competenze, in particolare tenuto conto del fatto che non è certo il Comune a dover intervenire con un’azione specifica sul Campo dei Fiori, che ricordo essere parco regionale. A questo proposito è bene rimarcare che domani il governatore Maroni sarà in loco proprio per porre le basi, anche economiche, per un rilancio immediato del parco».