«Introdurre la tassa di soggiorno? È l’ennesima boiata pazzesca»

Il gestore del Borducan, Riccardo Santinon, scrive al sindaco Davide Galimberti

Sulla tassa di soggiorno si scatena la polemica. E il gestore del Borducan, Riccardo Santinon, diserta la riunione, che si è tenuta ieri in Comune, per l’organizzazione del Natale al Sacro Monte. Una protesta, quella di Santinon, resa pubblica attraverso una lettera aperta al sindaco Davide Galimberti. «Mercoledì scorso avevo un barlume di speranza, l’incendio mi aveva ammorbidito nell’animo – scrive Santinon – tant’è che quando ci siamo incontrati in Piazzale Pogliaghi, con fare sornione, chiedendomi con frasi di rito, se andava tutto bene, ero stato anche cordiale e ho apprezzato l’atteggiamento. Avevo anche accettato di buon grado, il fatto che mi avesse invitato al tavolo per definire le iniziative di Natale al Sacro Monte. Passano 48 ore dalla convocazione ed ecco uscire l’ennesima notizia, boiata pazzesca. “Istituire la tassa di soggiorno per aiutare il Parco del Campo dei Fiori”».

Santinon specifica che «di base, sono anche favorevole a questa tassa, infatti avevo cercato anche di convincere alcuni colleghi ad accettarla. Il fatto è che col tempo mi sono reso conto che il problema non è la tassa di soggiorno sì o la tassa no. Il problema è la tassa sulla fiducia che abbiamo ben stampata nelle nostre teste, nei confronti della politica e di coloro che la fanno. Non c’è più fiducia. Perché non ci può essere più fiducia in una classe politica del genere. Già a livello nazionale, fa letteralmente pena il teatrino quotidiano.

Ma purtroppo anche a livello locale noto che va sempre peggio. È mai possibile che un sindaco il 24 di ottobre dica “Il Comune si è impegnato a sottoporre nei prossimi giorni alla competente Commissione consiliare gli esiti degli incontri con le associazioni di categoria e fa sapere che, vista l’indisponibilità riscontrata a costruire insieme il passaggio e la condivisione dell’iniziativa, non essendo nel programma elettorale, non sarà portata avanti questa iniziativa”. E dieci giorni dopo,

il 4 novembre, cambi idea, trovando una scusa anche di cattivo gusto, e decida di portare in consiglio comunale una proposta che non avrà alcuna possibilità di essere rispedita al mittente?». Santinon, che era stato assessore nel precedente mandato, sottolinea: «Come credono che ci si possa fidare di loro, cioè che mantengano questa promessa di condivisione anche negli anni futuri, se non sanno nemmeno mantenere la promessa di condivisione delle scelte?». E motiva la sua contrarietà «per la mancanza totale di condivisione degli obiettivi per cui usare questi soldi, io li utilizzerei per altri scopi visto, tra l’altro che il Presidente della Regione Lombardia ha appena detto che si farà carico la Regione di tutto ciò che sarà necessario per riparare i danni»

E anche perché «non è possibile fidarsi di una giunta del genere, cambiate idea ogni due minuti e fate tutto di testa vostra».