«Nei parcheggi bianchi, quelli che consentono la sosta gratuita di 30 minuti, non c’è abbastanza rotazione». Lo sostengono alcuni negozianti del centro di Varese che in più occasioni hanno evidenziato come sia difficile per il Comune, con solo 6 ausiliari con la pettorina gialla addetti al controllo, verificare che le auto si fermino solo i 30 minuti consentiti. Ma a questa critica l’assessore alla polizia locale risponde con i dati: «da settembre ai primi di novembre abbiamo dato ben 530 sanzioni per mancata esposizione del disco orario o eccedenza del tempo di sosta rispetto ai termini.
Significa che ogni giorno abbiamo dato tra le cinque e le sei sanzioni. Il controllo c’è. La zona è vasta e non ci consente di essere ovunque, ma i dati mostrano l’impegno quotidiano per far funzionare le cose. Inoltre, le novità che riguardano la sosta sono state introdotte da poco e non è possibile che tutto vada subito alla perfezione. Invito i signori commercianti a guardare le cose dal giusto punto di vista e non cedere alla vis polemica fomentata da qualcuno».
Eppure alcuni negozianti si lamentano e, per esempio, hanno notato che in via Bizzozero i posti bianchi sono spesso occupati dal mattino all’alba fino a tarda sera. Idem in piazza Motta, dove capita che qualche automobilista parcheggi l’auto e di tanto intanto torni a spostare il disco orario, sottraendo di fatto spazio ai clienti.
«Varese è andata indietro, non posso dire che sia colpa solo dei parcheggi, ma di un processo generale di decadimento. I posteggi blu hanno dato il colpo di grazia – afferma, interpellata sul tema, , presidente di Fipe Varese – Posso garantire che, quando si chiama la polizia locale per rimuovere un veicolo fermo in zona carico scarico, l’intervento non avviene in tempi brevi. E’ capitato proprio ieri, quando un motorino ha fermato i lavori di un cantiere per 45 minuti. Non discuto che i vigili abbiano cose più urgenti da fare, ma se questa è la celerità con cui intervengono, come fanno a controllare la rotazione dei parcheggi?».
«Devo dire che appena sono stati istituiti i parcheggi bianchi, in centro c’era un clima di terrore, tutti avevano paura di prendere la multa, poi i controlli si sono affievoliti – continua Zambelli – Le zone di carico e scarico sono spesso occupate dagli automezzi dei lavoratori che vi stazionano da mattino a sera, cosa per cui andrebbe chiesta l’occupazione di suolo pubblico. Io propongo di tornare allo status quo precedente il piano della sosta e ripristinare, per esempio, i parcheggi bianchi che c’erano a Casbeno, in via Monte Rosa. I posti blu avranno disincentivato l’utilizzo dell’auto, ma hanno anche diminuito la frequentazione del centro. Prima, per esempio, c’erano persone che si fermavano in centro a fare colazione prima di raggiungere l’ufficio. Adesso non più».
Per intensificare i controlli, l’assessore Zanzi vorrebbe che il Comune assumesse gli ausiliari del traffico di Avt e li facesse lavorare con la polizia locale.