Una lettrice mi scrive dicendomi di aver acquistato su internet un dispositivo GPS per il rilevamento della posizione: l’idea era quella di utilizzarlo per verificare i movimenti di suo figlio minorenne, ma dopo aver letto i miei articoli le è sorto il dubbio circa la legalità delle sue intenzioni.
A parte il fatto che non è proprio così facile, come a prima vista può apparire, far funzionare questo tipo di apparecchi – che richiedono una certa dimestichezza con elettronica, una SIM telefonica dedicata ed un programma specifico su un computer o un telefonino per poter visualizzare la posizione – resta il problema di come “occultare” il localizzatore in modo da non farlo trovare dalla persona controllata.
Rispondo comunque alla lettrice che se il controllo si limita al figlio minorenne, rientra nell’ambito del “controllo parentale” e quindi è consentito dalla legge.
Cosa diversa, invece, se dovesse utilizzarlo per controllare gli spostamenti del marito o di un compagno o di qualunque persona maggiorenne; in questo caso incorrerebbe certamente in un comportamento illegale.
Infatti la legge consente questo tipo di controllo unicamente alle forze dell’ordine ed agli investigatori privati autorizzati, per investigazioni private, aziendali, commerciali ed assicurative, nell’ambito di indagini commissionate loro da un cliente, quindi sulla base di un preciso mandato (es. le indagini difensive di cui abbiamo parlato settimana scorsa).
Ecco perché, come ho più volte ribadito nei miei articoli, non è il caso per un privato cittadino di cimentarsi in queste investigazioni.
L’investigatore privato, invece, possiede strumenti adeguati, tecnologicamente aggiornati, ne conosce perfettamente l’utilizzo, sa come occultarli e recuperarli una volta conclusa l’indagine, oltre ad essere in grado di trarre il massimo profitto dal loro utilizzo.
Ai privati cittadini è consentito l’utilizzo di questi localizzatori per il controllo dei veicoli: oltre a rappresentare un efficace sistema antifurto, tecnologicamente avanzato, permette , ad esempio a chi possiede più mezzi per la propria attività lavorativa, di tenere sotto controllo “la flotta”, ricevendo in diretta sul proprio cellulare i dati relativi alla posizione dei veicoli ed il percorso attuato.
A questo proposito, noi di Europa Investigazioni abbiamo da poco messo sul mercato un’offerta che comprende, per una cifra molto contenuta – e, cosa molto importante, pagata “una tantum”, cioè senza i soliti abbonamenti-trappola che alla fine fanno spendere molto più di quello che si è preventivato – l’installazione di un apparecchio localizzatore sull’auto, che permette di vedere sempre e in ogni momento la posizione del veicolo sul proprio cellulare; il dispositivo mostra e registra tutti i dati essenziali: percorso, posizione, velocità, consumo, eventuale necessità di manutenzione e attiva un allarme in caso di spostamento in nostra assenza, prevenendo così tentativi di furto.
Ovviamente, questo consente anche di tenere sotto controllo gli spostamenti di chi usa l’automobile ma, in questo caso, in maniera assolutamente legale.