Il 10 novembre è il giorno del ricordo. Di Martino, di suo fratello Luca e di suo padre Fabrizio. Sono trascorsi ormai 4 anni da quel maledetto 10 novembre 2013, una domenica mattina, che si portò via Martino Colombo, un giovanissimo della Scuola Calcio dell’allora Varese 1910.
E come ogni anno, non può mancare la giornata del ricordo e della festa in sua memoria. Sì perché fin dall’inizio il momento del ricordo è sempre stato un giorno di festa, di divertimento, e non di lacrime.
Di questo parliamo con Marco Caccianiga, colui che meglio di tutti ha conosciuto il giovane “polpetta” , e che ci racconta come si svolgerà la giornata di oggi al Franco Ossola: «Saremo lì tutti dal primissimo pomeriggio, perché dalle 14.30 in poi inizieranno le partite dei Piccoli Amici del Varese Calcio. Oltre ai nostri biancorossi, ci saranno anche i piccoli della Cadrezzatese e dell’Oratorio Kolbe. Parteciperemo al “Sei bravo a…”, dei raggruppamenti che comprendono non solo le partite, che ci sono e sono il momento più atteso da tutti i bambini, ma anche altri giochi educativi e divertenti».
Come dicevamo, sarà un ricordo festoso: «Ci conoscete bene ormai, faremo una commemorazione ma senza pianti e lamenti. Vogliamo divertirci con i bambini nel ricordo di Martino, con entusiasmo e con gioia. Penso sia giusto ricordarlo senza piangersi addosso. Sarà presente nonna Lella con il cugino di Martino, e poi tutti i nostri bambini».
Diversamente dagli altri anni, il giorno scelto è il sabato e non la domenica in concomitanza con la partita del Varese: «Non lo facciamo di domenica perché preferiamo che sia una giornata dedicata esclusivamente ai bambini, Martino era un Piccolo Amico e lo ricorderemo con i Piccoli Amici. Perciò abbiamo scelto di farlo solo con i bambini senza farci “contaminare” dagli adulti».
Non ci sarà mamma Licia, che come l’anno scorso sarà impegnata in un’altra commemorazione: «Mamma Licia sarà a Rivarolo Canavese, dove successe tutto e dove è riuscita a tornare per la prima volta l’anno scorso sconfiggendo i suoi demoni. Parteciperà alla commemorazione insieme agli amici di moto del figlio Luca, con noi ci saranno la nonna Raffaella e il cugino». Anche se sono passati quattro anni, il ricordo resta vivo e forte, attuale: «Per me è una presenza costante, fin da subito chiunque conoscesse Martino all’interno della Scuola Calcio si è stretto attorno a mamma Licia. Per noi non è mai stata un’assenza, ma una presenza costante, gli abbiamo dedicato la gabbietta ed ogni volta che leggiamo il suo nome sulla targa prima di entrare sappiamo che è con noi».