Al Terzo Convegno Giovani organizzato al De Filippi hanno discusso di alternanza scuola-lavoro dirigenti scolastici, professori, imprenditori, rappresentanti di associazioni ed enti ma soprattutto studenti, che si sono rivelati i veri protagonisti.
Il convegno organizzato da , consulente esperto in temi legati al mondo del lavoro e autore del saggio “Lavorare è difficile” ha visto il contributo degli alunni , , , , , , , , e .
Per uno studente che si avvicina all’alternanza scuola-lavoro è importante poter contare su tutor, aziendali e scolastici efficienti, che lo accompagnino in una realtà diversa da quella scolastica e in grado di confrontarsi e intervenire in caso insorganoproblemi. «Oggi ci sono 21mila studenti in alternanza scuola-lavoro – ha dichiarato , dirigente dell’ufficio scolastico regionale – La scuola è chiamata ad indirizzare gli studenti verso il cambiamento, ma da sola non può farlo, bisogna ragionare in termini di sistema con le istituzioni, gli enti e condividere insieme quanto più possibile per agevolare il processo di alternanza».
Ad oggi le ore previste di alternanza per gli istituti tecnici e professionali ammontano a 400, mentre scendono a 200 per i licei; organizzare un percorso così articolato non è semplice. Tutti i dirigenti scolastici intervenuti al convegno (, , e) hanno convenuto su questo punto e sulla necessità di coinvolgere i vari attori sociali, dalle associazioni di categoria agli enti passando per gli ordini professionali, per non incorrere nel rischio che l’alternanza scuola-lavoro da opportunità si trasformi in un peso insostenibile per la scuola. Dagli interventi è emersa la valenza educativa e formativa dell’alternanza e non il mero impegno in mansioni professionali. L’obiettivo dovrebbe essere quello infatti di un «apprendimento mediante un’esperienza di lavoro».
Per la buona riuscita dell’esperienza è indispensabile la figura del tutor, scolastico e aziendale, che segue lo studente durante lo sviluppo di tutte le fasi del progetto.
Ad oggi non tutte le aziende dispongono di risorse umane interne da dedicare allo studente in alternanza. I dati sulla dimensione aziendale in Provincia di Varese, forniti dalla relazione di , dirigente della Camera di Commercio, rivelano che su circa 60mila aziende presenti sul territorio, la maggior parte sono micro e piccole con un numero esiguo di dipendenti.
Nello sviluppo del sapere e del saper fare, le associazioni di categoria e i centri di ricerca possono fornire un contributo determinante. L’intervento di (giovane imprenditrice di Delma Srl e portavoce del Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Varese di Sapra Elettronica Srl assente per inderogabili impegni lavorativi) ha evidenziato che il sapere viene valorizzato attraverso strumenti didattici innovativi.
La proposta del gruppo giovani Confapi è infatti quella di lavorare con gli studenti a partire dall’idea di “Hackathon”, una metodologia di organizzazione del lavoro sempre più sviluppata negli ultimi anni soprattutto presso aziende informatiche e di programmazione. Si tratta di una modalità di collaborazione strutturata in gruppi di lavoro: a ciascun team viene assegnato un progetto o un’idea da sviluppare che ha durata variabile tra un giorno e una settimana. Le squadre sono formate da 4-5 persone e ogni gruppo avrà come riferimento un mentore al quale chiedere delucidazione tecniche e da cui attingere tutte le informazioni necessarie. Al termine degli hackathon i partecipanti illustreranno i risultati ottenuti e, se previsto, una giuria valuterà i lavori premiando i più meritevoli.
L’idea del Gruppo Giovani Imprenditori Confapi è quella di traslare questa modalità innovativa anche nelle scuole, in un gruppo classe per la precisione. A gennaio 2018 prenderà il via un progetto sperimentale con la 4°A del Liceo Scientifico di Tradate Marie Curie: per una settimana i giovani imprenditori “adotteranno” una sezione di alunni nella quale svilupperanno un “Hackathonscolastico”
In quest’ottica l’associazione Confapi Varese è da sempre attenta a creare una sinergia fra scuola e mondo dell’impresa al fine di valorizzare l’istruzione tecnico-professionale collaborando attivamente con le scuole del territorio.
Confapi nell’ultimo periodo, anche tramite il progetto EU-Duals con l’istituto tecnico Isis Andrea Ponti di Gallarate, si sta sforzando per incentivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro, in grado di far fare ai giovani una prima esperienza lavorativa ed allineare maggiormente la formazione scolastica alle esigenze del sistema produttivo attraverso programmi di collaborazione con gli Istituti Tecnici e Professionali. Inoltre un area specifica di Confapi Varese si occupa, tramite ApiServizi Varese srl, di promuovere progetti di alternanza scuola-lavoro, percorsi di formazione dedicati ai Tutor aziendali e nello specifico di tutta la gestione dei tirocini formativi in garanzia giovani, finalizzati all’inserimento lavorativo.
L’alternanza scuola-lavoro richiede dunque un contributo che va ben oltre la scuola, la singola impresa o il singolo ente. Per dirla con le parole di studente del liceo classico Cairoli: «Nessuno di noi è così brillante da solo quanto possiamo esserlo tutti insieme».