– Due piantagioni di marijuana e altrettanti arresti. È l’esito dell’operazione svolta dalla guardia di finanza di Gaggiolo, scattata quando alcune pattuglie delle Fiamme gialle hanno cominciato a indagare sulla massiccia presenza di persone che entravano e uscivano da una falegnameria di Arcisate.
All’uscita dal laboratorio, i finanzieri hanno fermato un giovane che proprio mentre tentava di spiegare la propria presenza sul posto, ha ricevuto un messaggio WhatsApp sul proprio telefonino da un altro soggetto, identificato in seguito quale titolare della falegnameria. Il messaggio allertava in modo esplicito sulla presenza di forze di polizia nei paraggi. A quel punto, i finanzieri, insieme con l’Unità cinofila giunta da Malpensa,Il tempo di sguinzagliare Denim, il cane antidroga, e i militari sono subito piombati a un lato del capannone. All’interno erano custodite novanta piante di canapa indiana coltivate in una modernissima serra, equipaggiata con potenti lampade da riscaldamento e un grosso impianto di areazione che riproduceva un clima tropicale controllato elettronicamente da sensori.
Poiché vi erano anche numerosi vasi con le sole radici, segno evidente che era già stato effettuato il raccolto di altre piante coltivate in precedenza, i finanzieri hanno perquisito le abitazioni del titolare della falegnameria e del giovane, figlio della compagna dell’imprenditore.Nei locali attigui all’abitazione dell’imprenditore, è stata così scoperta un’altra serra del tutto simile a quella rinvenuta nella falegnameria al cui interno erano state messe a dimora cinquanta piante di canapa indiana, mentre altre trenta si trovavano in vari locali dell’abitazione.
Negli stessi locali sono stati trovati anche 2,7 chili di marijuana già imbustata e pronta per lo spaccio.Anche la perquisizione a casa del giovane ha dato frutto: i finanzieri hanno trovato marijuana per circa 1,3 chili oltre a 7 grammi di hashish.In tutto, perquisendo le due abitazioni, sono anche spuntati seimila euro in contanti, ritenuti provento di spaccio e occultati in vasi di terracotta e in custodie di cd.
I due uomini sono stati arrestati e condotti nel carcere di Varese a disposizione dell’autorità giudiziaria.