– Le prime “avvisaglie” c’erano state lo scorso anno, ma da pochi giorni la notizia è diventata ufficiale: il Comune di Saronno esce ufficialmente dall’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani. Già nel 2016 il sindaco aveva annunciato la decisione, che però non era stato possibile realizzare per motivi di tempo e per questioni meramente tecniche. L’anno scorso Saronno aveva comunque pagato la quota di adesione, assieme a quella di Co.Nord, la Confederazione dei Comuni del nord che a questo punto è l’alternativa ad Anci.
L’uscita avverrà fra poco, a inizio 2018: del resto la giunta a maggioranza Lega Nord non aveva mai fatto mistero di non condividere alcune decisioni di Anci: «La sua azione – ha spiegato più volte il primo cittadino Fagioli – troppo spesso è risultata politicizzata, diciamo troppo filo governativa e questa cosa a noi non piace affatto. Molte, troppe scelte fatte da Anci non sono state a favore dei Comuni, ma hanno seguito filoni politici che ovviamente non ci trovano d’accordo. La decisione è stata ponderata, ma alla fine ci è sembrato molto più conveniente aderire a Co.Nord: credo sia la assolutamente la scelta migliore, ci sentiremo così molto più tutelati».
Con Co.Nord peraltro da tempo c’è un filo diretto e un legame decisamente forte: il presidente della Confederazione è una persona molto vicina all’amministrazione saronnese, si tratta infatti di , assessore alla Sicurezza nella vicina Lazzate e in quota Lega Nord, che ha scelto proprio il sindaco saronnese Fagioli come rappresentante degli enti locali nelle trattative con Regione Lombardia per definire quelle che saranno le richieste al Governo centrale, anche alla luce del “sì” al referendum sulla maggiore autonomia regionale del 22 ottobre scorso.
Nessun problema anche per quanto riguarda i servizi che erano offerti da Anci, come consulenze e formazioni professionali che sono già stati trattati in diversi tavoli anche negli ultimi mesi. E anche per quanto concerne ad esempio il Servizio civile – i cui progetti in Comune a Saronno fino a oggi erano gestiti dall’associazione nazionale dei comuni italiani – ci si rivolgerà ad appositi soggetti che gestiscono la cosa, e a detta dell’Amministrazione problemi non ce ne saranno.
Critiche ovviamente le forze di opposizione; dell’argomento si potrebbe parlare in uno dei prossimi consigli comunali, comunque dopo le vacanze di Natale e Capodanno.