Mi viene chiesto di parlare di sicurezza e di bodyguard.
Quando si parla di bodyguard si pensa subito ad un omone muscoloso, “palestrato”, con una certa grinta e solitamente vestito di nero. Questo perché la figura del bodyguard è stata stereotipata dai film americani che hanno influenzato anche il nostro modo di pensare al riguardo.
È indubbio che per lavorare come bodyguard l’aspetto fisico abbia la sua importanza: già l’impatto con una figura di una certa stazza incute timore e contribuisce a far giungere a più miti consigli.
Ma il fisico non è tutto, anzi, direi che è solo il corollario di tutta una preparazione psicologica che vi deve essere a monte. Infatti, il compito del bodyguard non deve essere solo quello di usare la forza per risolvere i problemi, ma soprattutto quello di prevenirli, di essere un attento e vigile custode dell’incolumità delle persone che deve proteggere, siano essi i clienti di una discoteca o la persona che stanno accompagnando in qualità di guardia del corpo.
Sicuramente, in passato la professione era stata sottovalutata, relegandola al rango di un semplice ammasso di muscoli che, in caso di necessità interveniva e, con la sua forza fisica, sedava la rissa o comunque ristabiliva l’ordine.
Ma il “bodyguard” non è solo il classico buttafuori da discoteca, esistono infatti tutta una serie di differenziazioni nell’ambito di questa professione che lo portano ad essere una figura polivalente ma molto specializzata. Mi riferisco ad esempio al servizio di protezione personale. Siamo infatti ormai abituati a vedere i VIP circondati da alcune guardie del corpo che hanno il compito di proteggere la privacy del personaggio ed allontanare ogni possibile minaccia verso la sua persona.
In un mio precedente intervento avevo segnalato un’iniziativa innovativa ed esclusiva della nostra Agenzia investigativa e di sicurezza, l’Europa Investigazioni.
Infatti disponiamo di personale altamente specializzato ( in possesso, ovviamente di tutti i requisiti previsti dal DM 6.10.09 ) per quello che noi chiamiamo “l’accompagnamento discreto”. Si tratta di un servizio che offriamo per la tranquillità di quei genitori che vogliono garantirsi l’incolumità del proprio figlio o della propria figlia.
Partendo dal concetto che è meglio prevenire che stracciarsi le vesti poi, infatti, è possibile stipulare con noi un contratto che prevede la sorveglianza “discreta” del soggetto affidatoci, soprattutto nelle uscite serali, per garantire che non succeda niente di spiacevole.
Viene chiamato accompagnamento “discreto” in quanto, contrariamente al consueto servizio di accompagnamento da parte della guardia del corpo, i nostri incaricati non si manifestano palesemente ma anzi, cercano volutamente di mimetizzarsi tra la gente in modo da non dare nell’occhio, evitando così di mettere in imbarazzo il soggetto che hanno in custodia, ma restando comunque sempre pronti ad intervenire in caso di necessità.
Debbo dire che questa sorta di “assicurazione” contro i cattivi eventi, ormai riportati con una certa frequenza dalle cronache, sta avendo un discreto successo dopo una prima fase di sperimentazione; infatti, sono sempre più i genitori che si rivolgono a noi per chiederci questo servizio nelle più disparate occasioni: feste di compleanno, accompagnamento in discoteca e nel post discoteca, uscite pomeridiane ed addirittura abbiamo avuto un caso in cui il genitore ha fatto proteggere il proprio figlio durante tutto il periodo di una gita scolastica all’estero.