Non trova pace la Comunità Montana Valli del Verbano; gli amministratori che fanno riferimento al gruppo di minoranza “Liste Civiche Valli del Varbano”, vicino al centrosinistra, dopo non aver partecipato polemicamente all’inaugurazione di ottobre della nuove sede di Luino dell’ente, hanno disertato i lavori dell’assemblea di Cm, convocata martedì sera.
A spiegare la motivazione dell’assenza, sono stati gli stessi sindaci e amministratori del gruppo, guidato dal primo cittadino di Laveno Mombello , attraverso una nota. «Lo scorso 29 agosto – si legge nel comunicato – nella prima assemblea comunitaria nella nuova sede di Luino, il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca lanciò un appello all’attuale maggioranza, sottolineando la necessità di un cambio di rotta di gestione, in una direzione maggiormente inclusiva e di ascolto. Ad una prima risposta di apertura, non seguirono passi concreti».
Tanto che ad ottobre, il gruppo “Liste Civiche Valli del Verbano”, non partecipò all’inaugurazione della nuova sede. «Anche allora nessun esito – prosegue la nota – quindi, di fronte ad una nuova convocazione dell’assemblea comunitaria, ci siamo trovati costretti a ribadire la nostra scelta di non partecipazione».
Al gruppo che rappresenta l’opposizione in Comunità Montana non è piaciuto poi che la maggioranza abbia inserito all’ordine del giorno la nomina di due nuovi consiglieri della Commissione Bilancio, per sostituire due dimissionari appartenenti al gruppo “Liste Civiche Valli del Verbano”, ovvero il sindaco di Brenta e il consigliere comunale di Grantola . «Questo senza nemmeno consultarci» afferma l’opposizione. Maggioranza che comunque non ha proceduto all’elezione dei due nuovi membri della Commissione Bilancio, stigmatizzando il comportamento della minoranza. «Non mi spiego perché la minoranza non partecipi visto che più volte abbiamo aperto al dialogo e al confronto» ha detto in aula il presidente della Comunità Montana .
«Nel frattempo il tempo passa e i problemi continuano a essere sul banco – prosegue la nota dell’opposizione – di fronte a un territorio che ha un disperato bisogno di iniziative forti da parte di un ente che ha la missione di unire i sindaci e i territori, riscontriamo un’azione debole e poco incisiva su tanti, troppi temi».
Sindaci e amministratori che rappresentano la minoranza in Cm chiedono una svolta. «Non si legga questa nostra assenza come una rinuncia all’assunzione di responsabilità – conclude la nota – ribadiamo che è il tentativo di risvegliare un ente indispensabile; a poco serve ricordare con i comunicati stampa i contributi erogati».