«Quando verrà fatto il referendum sullo stipendio del sindaco?». Una domanda che il consigliere comunale della Lega Nord, , ha posto al primo cittadino mesi fa, con un’interrogazione consiliare. Interrogazione rimasta senza risposta. Anche se oggi il sindaco replica che risponderà all’interrogazione «non appena avrò concluso questa importante attività di reperimento fondi utili a far partire interventi che la città attendeva da anni nel segno della concretezza e del fare».
In sostanza, è polemica tra Carroccio e maggioranza.
Tutto inizia con l’interrogazione di Pinti «al sindaco e alla giunta per sapere se l’amministrazione confermava la volontà di celebrare un referendum consultivo che determinasse parte del compenso del sindaco e per conoscerne, in caso di risposta affermativa, modalità di svolgimento dello stesso». Ma la riposta non è arrivata. «E il 30 novembre scorso – si legge nella mozione successivamente presentata da Pinti – l’interrogazione in oggetto risulta ancora inevasa da parte dell’amministrazione, ormai “in mora” da oltre 60 giorni, più del doppio di quanto previsto dalle disposizioni del Regolamento e dello Statuto».
Il consigliere comunale della Lega Nord ricorda anche come «il presidente del consiglio comunale abbia richiamato tramite messaggio di posta elettronica al rispetto delle scadenze, in data 6 novembre senza tuttavia sortire alcun effetto sull’interrogazione in oggetto».
Pinti spiega come «lo Statuto e il Regolamento del Consiglio Comunale disciplinano insieme al diritto da parte dei consiglieri comunali di formulare interrogazioni in forma scritta alla Giunta e al Sindaco, il contestuale dovere in capo agli stessi di formulare risposta scritta entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda». E quindi la polemica: «Il rispetto delle regole che disciplinano le istituzioni devono costituire un perimetro condiviso, al di là delle divisioni, per preservare la qualità e l’effettività del nostro ruolo democratico».
Pinti ha quindi deciso di non mollare e di presentare appunto una mozione, che andrà al voto, e che, se approvata, impegnerà il sindaco e la giunta «a giustificare al consiglio comunale, mediante un intervento di apertura del sindaco la reiterata violazione del Regolamento e dello Statuto».
In poche parole, l’opposizione fa pressing per sapere se verrà o meno fatto il referendum, o una consultazione, sullo stipendio del primo cittadino. La risposta del sindaco Davide Galimberti però arriva. E il primo cittadino assicura al consigliere Pinti che presto avrà la risposta all’interrogazione. Non senza una nota polemica nei confronti della Lega.
«Caro Marco Pinti – è la riposta di Galimberti – sono stato troppo impegnato a portare a casa circa 30 milioni per la mia città per interventi straordinari e farla uscire dall’isolamento in cui la Lega l’ha portata e a recuperare le tante occasioni che avete perso negli anni passati. Mi spiace molto non aver risposto alla’interrogazione, lo farò non appena avrò concluso quest’importante attività di reperimento fondi utili a far partire interventi che la città attendeva da anni. Spero potrai capire la delicatezza del momento soprattutto per completare l’iter del progetto stazioni, opera che la città attende da decenni».