Tutti con Paolo Tresoldi.
Per centrare una salvezza necessaria, per credere ancora in qualcuno e qualcosa, per sperare di mettere l’unica base minima per un’ennesima resurrezione dei colori biancorossi.
Una partita alla volta, come fosse l’ultima. Anche perché potrebbe pure essere così: tutte le voci – circolate o messe in giro? – hanno attaccato poco, se non nulla. Non, di certo, la soluzione per un quadro grave e che continua ad aggravarsi ogni giorno che passa senza arrivare a un dunque, nonostante l’impegno e la totale dedizione alla causa dell’avvocato Eugenio Piccolo, punto di riferimento autorevole ma a cui non spetta l’ultima decisione.
Abboccamenti, cordate, imprenditori, curiosità, interessi, battitori liberi, tavoli, casting: si è detto tutto, ma non si è fatto niente (soprattutto, l’unica cosa che potrebbe portare da qualche parte: lasciare).
Se qualcosa accadrà, bisognerà aspettare ancora. E, soprattutto, sperare.
Rimangono i tifosi, insieme a un nuovo allenatore e a ciò che resta (o resterà) della squadra. Che partiranno questa mattina in direzione Castellazzo Bormida, provincia di Alessandria: 150 chilometri di passione e follia per affrontare una sfida che nelle premesse (e promesse) di inizio stagione sarebbe stata una passeggiata e che invece è il primo scontro salvezza.
Varese a quota 20 punti, + 3 sulla zona playout, Castellazzo penultimo a 9 con 2 vittorie, 3 pareggi e 11 sconfitte, 13 gol fatti e 30 subìti.
Tresoldi, che ha ricevuto mercoledì il testimone da Salvatore Iacolino, ha chiesto ai suoi – quelli rimasti – orgoglio e intensità. Da inventare, non c’è molto; il mercato ha aperto venerdì, qualcuno se n’è già andato, altri ancora lo faranno. Per chi resta, tante difficoltà da affrontare. E opportunità da sfruttare.
Il nuovo tecnico non dovrebbe stravolgere granché, anche perché di alternative non ce ne sono molte. Soprattutto davanti, dove Longobardi è ancora out ed è stato lasciato partire Hernan Molinari senza avere alternative (di ruolo) a disposizione.
A centrocampo la buona notizia è il ritorno dopo il turno di squalifica di Monacizzo e Palazzolo, fin qui tra i giocatori più continui e decisivi per i biancorossi. Al loro fianco è atteso Zazzi: se la scelta fosse questa, dietro per questioni under troverebbe spazio Careccia in fascia sinistra, completando la linea composta da Fratus-Simonetto-Ferri davanti a Bizzi.
Ma i nomi, a questo punto e in questa situazione, contano poco: contano gli uomini. La caccia alla salvezza inizia oggi da Castellazzo Bormida: con i tifosi e Paolo Tresoldi.