Hanno preso il via ieri mattina in Piazza Monte Grappa con “Il nano” dell’artista milanese , in arte Iux, i lavori di decorazione delle centraline semaforiche che regaleranno colore a tanti piccoli angoli nascosti e grigi della nostra città.
Un’operazione preannunciata l’estate scorsa con qualche piccolo “assaggio” qua e là e che adesso prende vita definitivamente con i primi otto dipinti che abbelliranno in queste ore, grazie ad altrettanti artisti, le cabine agli angoli di Piazza Montegrappa/Corso Moro, Via Avegno/V.Veneto, Via Orrigoni/Medaglie d’Oro, Via Milano /Piazzale Trieste, Via Gradisca/Largo Flaiano, Viale Aguggiari/Via Grandi, Viale Aguggiari/Viale Ippodromo e infine di Viale Aguggiari/Via Legnani. Un progetto scaturito da quando ancora sedeva in consiglio comunale e subito accolto dall’assessore ai Quartieri e da due autentiche signore della creatività varesina: , direttrice di WG Art nonché novella presidente dell’Ordine degli Architetti cittadino e , direttrice della Galleria “Il Punto sull’Arte” di via Sant’Antonio.
«Una splendida idea – spiega Strazzi – che ci è parso giusto tradurre in un concorso aperto ad artisti anche non varesini, e che abbiamo intitolato “Varese tra giardini laghi e monti” perché volevamo che protagonista dei dipinti fosse proprio la nostra città».
Il concorso ha scatenato l’interesse di numerosi artisti provenienti da svariate esperienze dalla street art alla tela: a dipingere le cabine arriveranno in 34 anche da Milano, Pavia e Biella come il noto illustratore e grafic designer Joo, al secolo , che l’anno scorso ha vinto il festival di street art della sua città e che presto potrebbe riservare una nuova sorpresa per Varese occupandosi di un murale, il suo pallino.
I lavori avranno inizio dal centro cittadino per poi approdare in una fase successiva nei quartieri: si salterà il periodo più rigido e si riprenderà a lavorare di pennelli e colori in primavera. «Alla fine – racconta orgogliosa Sofia – chiederemo ai cittadini di esprimersi con una votazione online: gli autori delle cabine più votate riceveranno in premio la possibilità di esporre da noi». Gli artisti non verranno retribuiti: giusto un contributo spese dalla Galleria per gli spostamenti e il materiale utilizzato.
L’idea di abbellire Varese partendo da piccoli angoli anonimi e abbandonati e grazie al contributo dei giovani rimane nell’alveo dell’adozione dei beni pubblici auspicata da tanti anni fa, e che nella Città Giardino ha già fatto numerosi proseliti in svariate situazioni e contesti: «Soprattutto – conclude la fatina dei quartieri – proietta Varese in Europa: proprio in questi giorni un’operazione simile è in corso a Londra, mentre a Milano e in altre città è realtà da tempo».