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«Eroi non ci si improvvisa. Non si può pensare di risolvere un’emergenza contando soltanto sul cuore e sullo spirito di sacrificio di questi uomini. La politica deve rendersi conto che investire sul corpo nazionale dei vigili del fuoco significa investire per garantire sicurezza ai cittadini».
È questo il messaggio di , comandante del corpo nazionale vigili del fuoco a tutti gli uomini e le donne sotto il suo comando. Un messaggio letto ieri nella caserma di via Legnani a Varese, sede del comando provinciale del corpo in occasione di Santa Barbara, patrona dei pompieri e appuntamento che raduna, intorno ai vigili del fuoco autorità militari, civili e religiose di tutto il territorio.
Un messaggio che per Varese e provincia è più attuale che mai. Dall’estate scorsa i vigili del fuoco della nostra provincia sono in stato di agitazione.
Mancano uomini e mezzi, i sindacalisti lo denunciano da anni, e quella frase «non si può pensare di risolvere sempre un’emergenza contando sullo spirito di sacrificio», che Giomi riferisce alla tragedia di Rigopiano, a Varese si è dimostrata verissima durante il vasto incendio che in una settimana ha mandato in fumo circa 100 ettari del parco regionale del Campo dei Fiori.
Anche in quell’occasione i sindacalisti hanno dovuto alzare la vice per chiedere l’accorpamento dei turni da quattro a due in modo da avere il doppio degli uomini in campo. Sindacalisti e sindaci, i rappresentanti degli enti locali. Lo scoperto in organico dei pompieri di Varese e provincia è di circa il 30%.
Alcuni mezzi sono vetusti: le rimostranze sono concrete e veritiere. «E fatte nell’interesse dei cittadini – hanno più volte detto i rappresentanti sindacali – servono uomini e mezzi per permetterci di garantire sicurezza ai cittadini. E a noi mentre operiamo».
Uomini, quelli che operano a Varese e provincia, che negli ultimi 12 mesi hanno fatto fronte a 7294 richieste di interventi. La prima cosa che si legge dai numeri è che gli incendi, a dispetto del nome dei vigili del fuoco, sono in realtà solo una parte delle tipologie di intervento fatti durante l’anno, seppur una delle voci più rilevanti.
Ammontano infatti a 1722 le uscite per rispondere alle richieste di soccorso che hanno riguardato incendi o esplosioni. Il secondo dato significativo riguarda gli incidenti stradali che ammontano a ben 620. Un dato molto rilevante se si tiene conto del fatto che l’uscita dei vigili del fuoco avviene solo in casi di particolare gravità del tamponamento quando ci sono persone incastrate o auto così malconce da non poter essere rimosse in altro modo.
Incidenti stradali che hanno visto in particolare in campo gli uomini di Busto-Gallarate e Varese.
Nello specifico in 187 occasioni i pompieri di Busto-Gallarate sono intervenuti in caso di schianto, 189 sono i casi che hanno visto in campo i colleghi varesini. E in 170 occasioni i vigili del fuoco sono stati costretti a uscire a vuoto: falsi allarmi.
Durante la cerimonia svoltasi ieri il comandante provinciale di Varese, , ha ringraziato i presenti e espresso il suo apprezzamento per il lavoro, le capacità professionali e le doti umane di tutto il personale del comando di Varese.