I Bobbiatesi vogliono istituire la vigilanza di quartiere. L’idea è stata proposta da (Forza Italia), durante la serata svoltasi venerdì scorso all’oratorio di Bobbiate.
I Bobbiatesi, presenti in una cinquantina di persone, hanno ascoltato con interesse. Attivare la vigilanza di quartiere significa organizzare una sorta di controllo dal basso, volto specialmente a contrastare i furti (e i tentati furti) che nell’ultimo mese e mezzo hanno interessato le abitazioni di via Zonda e di via Dezza. Dalle testimonianze raccolte, i ladri sarebbero stranieri, agirebbero in gruppo e terrebbero sottocchio le abitazioni effettuando perlustrazioni a bordo di un’auto.
«La prima cosa da fare è verificare quante persone sarebbero davvero interessate a far parte della vigilanza di quartiere, poi andremo dall’assessore alla sicurezza a parlarne. Successivamente alcuni vigili verranno a spiegarci come gestire la cosa – continua Paolucci Colico, che precisa: – l’idea della vigilanza è una risposta concreta ai problemi del rione. Il vigile di quartiere annunciato dal sindaco è invece una proposta che non può essere portata avanti».
Durante la riunione – a cui hanno preso parte gli assessori Daniele Zanzi e e i consiglieri (Alternativa costruttiva) e(Forza Italia) – è stato promesso che piazza Bossi sarà oggetto di un intervento di pulizia: verranno tolti i cespugli bassi che vengono utilizzati come pattumiere. Entro l’estate, inoltre, verrà recuperato il campetto di via Duse e verrà creata una associazione sportiva dilettantistica per tenerlo pulito e organizzarvi attività. Per moderare la velocità delle auto verrà posizionato un VeloOk in via Daverio.
«La serata si è svolta in un clima di armonia – conclude Colico Paolucci – Il “format” dell’incontro prevede che ci siano gli amministratori che fanno proposte, la minoranza che fa da garante e i cittadini che possono dire la loro. I relatori sono stati eccezionali, si è parlato in armonia, la serata ha soddisfatto tutti perché ha dimostrato che è possibile cooperare anche se si è di appartenenze politiche diverse. Vorrei esportare il format dell’incontro anche in altri quartieri».