Le grandi manovre del centrodestra per le elezioni politiche e regionali: la Lega punta a fare il pieno nei collegi alle politiche, mentre per Forza Italia “sfoglia” la margherita (Roma o Milano?).
Lunedì sera alla cena di Natale del partito di Gallarate, al ristorante “Radici”, Forza Italia ha iniziato a tracciare la linea per la prossima campagna elettorale, presenti la coordinatrice , il suo vicario Luca Marsico e il “Mullah” . Al centro dell’attenzione c’è la partita delle candidature: quelle per le elezioni politiche sono strettamente legate a quelle delle regionali.
Da una parte, si delinea la spartizione dei collegi uninominali, con la Lega che punta ad assicurarsi tre dei quattro collegi (e mezzo, considerato quello di Busto al Senato a cavallo con Como) della provincia di Varese, mentre Forza Italia ne avrebbe diritto ad uno (e mezzo, forse). Starà al tavolo provinciale stabilire come occupare le varie caselle.
Tutta interna alle forze politiche invece la partita delle liste per le regionali, con la novità che in base alla nuova legge elettorale regionale (appena approvata in commissione) i candidati saranno otto e non più sette, quattro per genere. Tra le quote “azzurre”, i papabili di Forza Italia si iniziano a delineare: la new entry , sindaco di Gorla Maggiore fresco di “strappo” dal gruppo di Lombardia Popolare, e il presidente del Consiglio comunale di Cassano Magnago , “Mister Preferenze” e regista del doppio trionfo a Cassano Magnago di (senza la Lega come alleato).
Alla finestra c’è anche il vicepresidente della Provincia di Varese , che al di là dell’alleanza con il Pd a Villa Recalcati già in occasione del referendum dell’autonomia aveva “fatto squadra” con il centrodestra. Il suo nome potrebbe tornare prepotentemente d’attualità per un posto nella lista di Forza Italia soprattutto se Luca Marsico dovesse accettare l’offerta di correre per il Parlamento (dove sembra ormai destinata, nel listino proporzionale, l’eurodeputata Lara Comi), un’opzione che al momento il consigliere regionale preferirebbe declinare ma che non è da escludere, visto che in molti lo tirano per la giacchetta per evitare di vedersi catapultato qualche candidato da fuori provincia in uno dei collegi uninominali delle politiche.
Tornando alle regionali, tra le “quote rosa” Forza Italia punterà su figure rappresentative delle varie aree territoriali, per creare delle accoppiate efficaci in ossequio alla regola della doppia preferenza di genere, che dall’anno prossimo verrà introdotta anche alle regionali: per Busto Arsizio ad esempio si stanno “scaldando” in attesa di una chiamata sia l’assessore all’inclusione sociale (anche lei, proveniente dalla lista civica del sindaco Antonelli, fresca di adesione al partito) che la capogruppo in consiglio comunale .