– Fiamme al primo piano di un condominio: all’interno dell’appartamento una donna salvata dal vicino di casa. L’abitazione dichiarata inagibile. Il fatto è accaduto nella notte tra martedì e mercoledì in via Umberto da Mesenzana. La donna salvata dal vicino ha riportato ustioni e una leggera intossicazione da fumo. È stata trasportata in ospedale in prognosi riservata, poi trasferita alle Molinette di Torino a causa delle ustioni. Al momento non è fortunatamente in pericolo di vita. Le cause dell’incendio sono accidentali.
Stando ai primi accertamenti la donna si sarebbe addormentata, a letto, con una sigaretta accesa. Da lì è sarebbe partito l’incendio. Il vicino di casa è stato svegliato dal forte odore di fumo. Sapeva che nell’abitazione in fiamme vive una donna con dei problemi. Ha temuto il peggio. Dato l’allarme, con i vigili del fuoco già per strada, non ha esitato. La porta dell’appartamento in fiamme era stata lasciata aperta. Una dimenticanza provvidenziale. Il vicino ha trovato un estintore sul pianerottolo e quello ha usato per farsi largo tra il fuoco.
Ha trovato la vicina quasi in stato di incoscienza, con gli altri condomini l’ha tirata fuori da casa. Nel frattempo sul posto sono arrivati sia i soccorritori, che i carabinieri che ovviamente i vigili del fuoco. I pompieri hanno agito subito: in due ore le fiamme sono state completamente sedate. La donna è stata affidata alle cure dei soccorritori. Si temeva per la vita ma il pericolo parrebbe scongiurato. La prognosi per lei resta riservata ma il pericolo di vita non è più imminente.
Provvidenziale l’intervento del vicino: se l’uomo fosse fuggito pensando a mettersi in salvo, come sarebbe logico in questi casi, la donna sarebbe morta. «Ho agito senza pensare, d’istinto – ha detto ai presenti il vicino eroe – L’avrebbe fatto chiunque». In realtà solo lui si è gettato in quell’appartamento in fiamme armato soltanto di un estintore. A quanto pare ha visto che la vicina mancava all’appello, che non era tra chi fuggiva dall’incendio e ha capito che la donna poteva trovarsi ancora in casa. In difficoltà. Ha agito d’istinto ma non come avrebbero fatto tutti. La donna gli deve la vita. Le condizioni della ferita lasciano come detto ben sperare. Non sarebbe stato così se il vicino eroe non fosse intervenuto.