– Un servizio in più per l’ospedale di Angera: ieri mattina, infatti, è stato inaugurato alla presenza del presidente di Regione Lombardia il nuovo parcheggio del presidio ospedaliero “Carlo Ondoli”. Il governatore della Lombardia ha ricordato anche gli impegni assunti rispetto al punto nascite di Angera: «Probabilmente già a gennaio – ha detto ieri mattina Maroni – avremo una risposta definitiva sul punto nascite dell’ospedale. Ma l’impegno che abbiamo preso lo manteniamo e garantiremo la sicurezza, compiendo i giusti investimenti».
Il governatore ha ricordato che esiste una normativa nazionale che prevede l’eliminazione di quei reparti nei quali vengono effettuati meno di 500 parti all’anno, ma «noi in Lombardia non li abbiamo chiusi, non perchè consideriamo la regola sbagliata, ma perchè a Roma abbiamo trattato convincendo il Governo di essere in grado di garantire la sicurezza anche con meno di 500 nascite annue. Ciò significa investire più risorse rispetto a quelle necessarie, ma abbiamo deciso di seguire questa strada perché crediamo che i presidi del territorio debbano essere mantenuti».
Sull’importante nuova opera si è espresso anche il sindaco : «Giornata importante per Angera – ha ribadito il primo cittadino – il territorio del basso Verbano e l’ospedale di Angera. L’inaugurazione di questa importante opera a servizio dei cittadini che giungono all’ospedale è stata l’occasione per confrontarci su alcuni sentiti temi della sanità locale».
Il sindaco ha ringraziato anche Maroni: «Il presidente della Regione si è dimostrato attento e disponibile – ha sottolineato – alle richieste dei sindaci e delle “mamme di Angera”. A breve ci saranno incontri per meglio chiarire alcuni aspetti. Un grazie particolare va a tutti quelli che amano e si adoperano per l’ospedale: cittadini, politici, associazioni ed operatori».
Un ringraziamento anche al territorio: «Un grazie speciale in questa occasione va alle famiglie Rovere e Piralli che hanno messo a disposizione l’area e contribuito alla realizzazione dell’opera anteponendo l’interesse collettivo a tutto. Grazie, davvero a nome di tutti».