Le pagelle di ieri avranno un voto comune a tutti i giocatori, che abbiamo guardati in faccia durante la partita a Chieri, dove hanno giocato ancora senza stipendio e dopo aver visto il gruppo perdere pezzi uno dopo l’altro. A chi è rimasto in questo contesto, dando tutto quello che poteva fino all’ultimo e prendendosi un meritato applauso dai tifosi, si può dare un solo voto: 10. Con la speranza che, prima o poi, abbiano anche una società seria alle spalle per poter fare ciò che vorrebbero, senza pensare ad altro: giocare a calcio. Con la maglia del Varese.
Piazza tre parate miracolose che danno al Varese la possibilità di provarci fino all’ultimo. Rivitalizzato dall’addio di Iacolino: giocando così può fare la differenza.
Da terzino fatica, a metà si trova meglio ed è anche pericoloso. Nel finale cerca il gol del pari ma il portiere di casa dice no.
Uno svarione, per lui clamoroso, rischia di regalare un gol: Bizzi lo salva murando Piraccini e ridandogli sicurezza.
Commette diversi errori in difesa. Prova a riscattarsi partecipando all’assalto.
Si rende utile allargando il campo e spingendo quando (e quanto) possibile.
Perde qualche palla ma continua a provarci senza abbattersi. (
: Entra con voglia e ci mette lo zampino).
È l’unico per cui non si parla di mercato: rimarrà con noi? Magari…
Parte forte, poi si eclissa: non è la prima volta. Però ieri ha poi avuto la forza e l’orgoglio di tornare fuori un’altra volta: e dai suoi piedi è nato il gol della speranza.
Prova qualche spunto ma sul campo pesante fa un sacco di fatica (
: Ci mette fisico e corsa per dare una mano).
Anche il Pira – cuore biancorosso – cerca di tirargli su il morale vedendolo a terra dopo una prova incolore: «Cos’è quella faccia? Dai, forza!». Ha ragione: Lerca, sei nato qui, dai tutto, reagisci. Saremo con te (
: Arrivato in piena crisi, si rimbocca le maniche e dà quello che ha).
Questa farsa finirà e ricominceremo con una società seria e un progetto vero: tieni duro e resta con noi.