Il Varese Calcio si avvia verso l’ultima partita del 2017, in programma domenica al Franco Ossola contro la Varesina, senza novità rilevanti – anche dai contatti dell’ultim’ora – dal punto di vista societario. Così la situazione resta drammatica: sia dal punto di vista sportivo che economico.
Da quanto lasciato filtrare domenica a Chieri, il proprietario Paolo Basile avrebbe promesso che i rimborsi del mese di ottobre sarebbero in partenza in questi giorni.
Un tampone, per provare a fermare l’emorragia di giocatori che la finestra di mercato invernale ha già registrato: hanno lasciato il Varese Molinari, Granzotto, Bruzzone, Magrin e Rolando.
E altri potrebbero ancora seguire: il versamento del rimborso di ottobre – doveroso- potrebbe non bastare e, vista una situazione societaria che non si sblocca, altri potrebbero preferire accasarsi altrove, cercando garanzie anche per il resto della stagione (chi si prenderebbe il rischio di rimanere all’asciutto per i prossimi 5/6 mesi?).
Oltre a Repossi (già praticamente chiuso il suo trasferimento al Carpi, necessario per portare liquidità nelle casse biancorosse) e a Palazzolo (che a gennaio, senza novità, potrà di certo collocarsi almeno in Serie C), a meno di sorprese e ripensamenti sono con le valigie in mano anche Fratus, Careccia e Zazzi. Le offerte non mancano a loro come nemmeno a Longobardi, che piace alla Nocerina: se partissero tutti, della rosa di inizio stagione non rimarrebbe quasi nessuno.
La domanda sorge spontanea: che squadra porterà a termine la stagione? Se dal mercato non dovesse arrivare nessun altro, di fatto il Varese sarebbe costretto a promuovere un blocco importante della Juniores Nazionale: un salto difficile – la Serie D è un campionato tosto da affrontare, soprattutto a livello fisico – e un obiettivo, la salvezza, che potrebbe farsi molto complicato.
Della squadra non farà di certo parte Carmine Marrazzo: l’indimenticabile bomber della cavalcata in Eccellenza, cercato da Basile per regalare alla piazza un nome ad effetto in grado di attirare (o distogliere) l’attenzione dei tifosi, ha firmato con il Breno, squadra d’Eccellenza bresciana.
Il discorso sportivo è però prematuro. Perché il problema rimane la società, il suo passato (i debiti) e il suo futuro (concludere la stagione).
Soluzioni? Poche, fredde. E se ce ne fossero di nuove, dovrebbero essere solo e necessariamente serie: i tifosi (tutti: tifo moderato e ultras), che hanno duramente contestato la società, non sono disposti ad accettare altri personaggi che non diano una certezza tangibile di poter garantire continuità e solidità ai colori biancorossi.
Una situazione d’emergenza dalla quale mister Paolo Tresoldi e i suoi giocatori – quelli che ha ancora – provano a isolarsi, pensando solo al campo. Dopo il riposo di ieri, oggi i biancorossi torneranno ad allenarsi al Franco Ossola. Da preparare, come detto, c’è la sfida contro la Varesina (del grande ex Marco Giovio), che attualmente si trova in ritardo di una sola lunghezza (22 contro 23) dal Varese.
La seduta di oggi, con ogni probabilità, si terrà sul sintetico Alfredo Speroni, spalato tra lunedì e martedì dall’inossidabile Aldo Cunati, insieme anche ad alcuni mister della scuola calcio e altri volontari. Nei prossimi giorni bisognerà poi intervenire anche sul “centrale” di Masnago, che la nevicata di domenica ha completamente ricoperto di neve.
Nella speranza che in questi giorni caotici sia stato contattato chi di dovere, i lavori per togliere la neve andranno svolti in tempi brevi per permettere la disputa delle partite prima della Juniores Nazionale (sabato) e poi della Prima squadra.