«Il Festival del Paesaggio ha uno scopo preciso: rimettere in moto l’economia di Varese». L’assessore a Cultura e Turismo ha relazionato ieri sera in commissione Cultura sulla prima edizione di “Nature Urbane”, dopo la richiesta del gruppo consiliare “Alternativa Costruttiva” di , rappresentato in commissione da .
I quesiti posti da Belli all’amministrazione andavano nella direzione di comprendere le prospettive e le evoluzioni che questo primo esperimento può fare in futuro. «Lo scopo è capire quale tipo di ritorni si possono avere in futuro – ha detto Belli – dal momento che questo festival è una delle colonne portanti del programma dell’amministrazione». Tra le criticità evidenziate dall’esponente di Alternativa Costruttiva la pubblicizzazione dell’evento «che è stata fatta troppo a ridosso delle date degli appuntamenti».
L’assessore ha quindi spiegato l’obiettivo del festival, che «non è fare intrattenimento, come molte altre manifestazioni analoghe a livello nazionale, ma rilanciare l’economia della città». Il punto è chiaro: Varese ha perso nel corso degli ultimi decenni la propria vocazione, un dato noto a tutti e su cui tutte le forze politiche hanno dibattuto nel recente passato. La deindustrializzazione del territorio non ha lasciato spazio a nuovi motori economici. La giunta Galimberti sta cercando di far ripartire la città, trovando un volano per lo sviluppo. E “Nature Urbane” punta a questo.
«Noi abbiamo cercato di trovare un modo per far ripartire la città – ha spiegato Cecchi – Creando un evento per agganciare una qualche forma di sviluppo per il territorio. Siamo convinti che a Varese ci sia una curva che lentamente si sta abbassando, perché la piccola, media e grande industria se ne è andata. L’amministrazione quindi vuole trovare nuove forme per capire come dare prospettive alla città». In sostanza, Varese deve puntare sulla bellezza del suo territorio e del suo patrimonio, facendo fruttare queste sue risorse per avere un futuro.
L’assessore ha sottolineato come la sfida per il futuro sia la competizione tra territori. «Dobbiamo collegare il festival allo sviluppo economico di Varese puntando sugli elementi di forza della città. Il paesaggio è il primo punto». Questa la sfida che l’amministrazione ha deciso di portare avanti.