«Troppi questuanti per le strade. E la presenza di assembramenti di stranieri in determinati luoghi sono una costante per Varese». Questo l’attacco del consigliere regionale della Lega Nord, , il quale sottolinea che «da quando c’è la giunta Galimberti e a Varese governa il centrosinistra il numero di extracomunitari presenti in città è sensibilmente aumentato». Creando, ad avviso del consigliere leghista, «forti problematiche per la sicurezza».
L’esponente del Carroccio punta il dito contro il sindaco e gli chiede espressamente «di prendere esempio dal sindaco di Como, che ha recentemente adottato un’ordinanza che vieta ai questuanti di andare in giro per la città. Un provvedimento utile e che va incontro all’esigenza di garantire la sicurezza ai cittadini. Già, ma il sindaco di Como è di centrodestra…».
Monti entra anche sulla questione del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Enel di viale Belforte, a Biumo Inferiore. «Speriamo sia una vera riqualificazione, che ponga le basi per evitare che una nuova zona, di un comparto già critico per quanto riguarda la sicurezza, diventi ancora “terra di nessuno”» attacca il consigliere regionale del Carroccio. Nel progetto è prevista infatti la realizzazione di un’area verde, «e a Biumo Inferiore abbiamo già l’esempio di Parco Perelli, dove la situazione di insicurezza, denunciata da tantissimi cittadini, è molto grave, a causa di assembramenti di stranieri. Senza che dalla giunta siano arrivati rimedi».
Sul problema di Biumo Inferiore interviene anche il coordinatore cittadino dei Giovani Padani, . Il quale ha portato avanti, negli scorsi, una dura battaglia sia sul degrado all’ex Enel che in generale a Biumo Inferiore. «La mia preoccupazione sul piano all’ex Enel è una sola – dichiara Angei – e l’ho detta anche direttamente al sindaco Galimberti.
Bisogna stare molto attenti che non si creino le condizioni, viste le criticità della zona che abbiamo più volte denunciato, per una nuova area di degrado. Occorre impedire che l’area verde prevista diventi come Parco Perelli. E anche lo spazio commerciale dovrebbe favorire insediamenti che difendano il made in Italy».
In poche parole, Angei chiede «di tutelare il commercio storico che è sempre stato una colonna portante dell’economia varesina». In sostanza, i timori dei leghisti sono di vedere un fatto potenzialmente positivo portare risvolti negativi.
«Non vorrei infatti che le “cattive frequentazioni” che oggi si trovano nelle zone limitrofe si spostassero, conquistando anche la nuova zona – continua Angei – Il contesto del quale stiamo parlando è quello di un forte degrado sociale. Oltre ai problemi legati alle presenze al Parco Perelli, c’è la situazione altrettanto delicata del Parco Molina, dove sono state riscontrate attività illegali, che creano una forte insicurezza. Chiediamo, e continueremo a farlo, che siano messe in campo adeguate misure per garantire la sicurezza di cui i cittadini hanno diritto»