È diventata un caso la riunione che si è tenuta giovedì in Comune a Gavirate sul sempre caldo argomento del nuovo impianto che la ditta accusata di essere responsabile dei miasmi denunciati dai cittadini, vuole realizzare. Riunione chiesta dall’associazione ambientalista Amici della Terra che ne ha chiesto poi l’annullamento, ma che è stata comunque convocata dal sindaco e alla quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Bardello e la neonata associazione ambientalista Fare Ambiente Laboratorio dei Due Laghi.
«Siamo rimasti davvero sconcertati nell’ aver appreso che il sindaco ha trasformato l’appuntamento richiesto da noi per chiedere e fornire chiarimenti, in una riunione che servisse ad avallare la bontà della situazione sanitaria in essere a Gavirate e che potrà esserci in futuro – scrive , presidente di Amici della Terra, in una lettera inviata al sindaco di Gavirate – Alla riunione ci ha fatto considerare soggetti assenti, invitando un’altra associazione ambientalista che mai prima si era occupata del problema».
Amici della Terra chiede che venga presa in considerazione una relazione redatta da un esperto riguardo la situazione inquinamento nella zona industriale gaviratese. «Confidiamo che ciò possa avvenire in futuro – afferma Bortoluzzi – La questione sanitaria deve essere analizzata e deve essere chiaro che non consideriamo la ditta causa dell’inquinamento atmosferico; questo può stabilirlo solo un’indagine. Il mutamento dei macchinari in capo alla stessa ditta, che è altra cosa, che preoccupa perché questa azienda è di prima classe e sorge accanto al centro abitato, a un asilo e a un centro commerciale».
Sulla vicenda si inserisce anche la minoranza consiliare gaviratese. «Sorprende che il Comune si limiti a fare da notaio, senza valutare l’opportunità di esprimere la propria opinione su una vicenda così delicata che riguarda tanti concittadini» dichiara il capogruppo . A replicare è lo stesso sindaco. «Alla lettera di Amici della Terra mi riservo di rispondere eventualmente nei prossimi giorni – afferma – Il Comune una volta verificata la compatibilità del progetto con il Pgt, non ha potuto che prendere atto delle decisioni prese dagli enti preposti superiori come Provincia, Arpa e Ats che hanno dato il nulla osta all’impianto, rilasciando l’autorizzazione unica ambientale».