Giornata di attesa in casa biancorossa per conoscere il futuro della società. Domenica, a seguire Varese-Varesina, in tribuna centrale al Franco Ossola, erano seduti Sauro e Fulvio Catellani: come noto, quella che porta ai due agenti FIFA, conosciuti e stimati in tutto l’ambiente calcistico, è l’unica trattativa rimasta sul tavolo di piazzale De Gasperi.
La loro presenza a Masnago è stato un segnale positivo, di apertura nei confronti di un ingresso di cui il Varese ha necessità: anzitutto per far fronte all’attuale situazione d’emergenza (pagati gli stipendi di ottobre settimana scorsa, domani arriverà la scadenza prevista per quelli di novembre) e in seguito per impostare il lavoro a breve termine (c’è una squadra da rinforzare dopo i “tagli” della finestra di dicembre riservata ai dilettanti) e a lungo raggio (con un progetto che ridia solidità e appeal all’immagine del Varese Calcio).
Dalle parole che abbiamo raccolto da Sauro Catellani venerdì traspariva grande prudenza: l’intenzione è quella di mettersi in gioco solo con la sicurezza di avere alle spalle risorse sufficienti per dare una vera svolta alla situazione e continuità al progetto. Avuta certezza di una base importante (a livello di sponsor personali) da cui partire, intorno a una figura seria e rispettata come quella di Sauro Catellani potrebbero – perché no – concentrarsi e coagularsi anche risorse provenienti dal territorio.
Un passo alla volta però, perché come logica vuole si starà lavorando anche su delle forme di tutela per evitare di “scoprire” cammin facendo situazioni impreviste: considerando il quadro debitorio pregresso, alcune ingiunzioni di pagamento, se non già arrivate, potrebbero arrivare. Necessario dunque un accordo, che chiarisca e garantisca gli impegni da assumersi da entrambe le parti.
Se il sì arriverà – e magari l’allenamento di domani potrebbe essere il momento giusto per presentarsi ufficialmente a squadra e tifosi – l’intenzione espressa anche da Fulvio Catellani nel post partita di domenica è quella di mettersi subito al lavoro: a gennaio si aprirà una nuova finestra di mercato (quella dei professionisti) in cui cercare rinforzi per dare a mister Paolo Tresoldi un “finalizzatore” capace di dare sostanza al gioco, che per esempio domenica non è mancato ma non ha trovato lo sbocco necessario per centrare piena posta contro i rossoblù.
In quel momento bisognerà anche aver dialogato con i due gioielli di casa, Andrea Repossi e Nicolò Palazzolo, richiesti ai piani alti: poterli tenere darebbe al progetto un punto di partenza importante, non solo in termini tecnici ma anche di “presa” sui tifosi.